1. Un metro 18 - Come si dice “asciugarmi” in olandese?


    Data: 18/11/2018, Categorie: Masturbazione Autore: Browserfast, Fonte: EroticiRacconti

    ... già oscenamente aperta e bagnata, sotto la felpa i miei capezzoli induriti sfregano e mi eccitano ancora di più. Mi mordo un labbro. Non l’ho più usato da quella sera con Giancarlo, ma ricordo bene l’insostenibile piacere che questo affaretto ti può regalare.
    
    Le scrivo “downloaded”, lei mi chiede “funziona?”. Vorrei che fosse qui a sentire il mio sospirato “oddio…” quando comincio a sentirlo muoversi dentro. Invece deve accontentarsi del mio “sì”.
    
    “Lascialo andare, al minimo. E torna dai tuoi”.
    
    E’ una mazzata, mi aspettavo tutto ma non questo. Non lo posso fare, davvero non ce la posso fare. Le scrivo che non può chiedermi questo, ma so benissimo che me lo chiederà un’altra volta e che le obbedirò per il semplicissimo motivo che ho un irrefrenabile desiderio di farlo. Mi sento soggiogata da lei, anzi ho voglia di essere soggiogata da lei. Il motivo? Chi cazzo lo conosce il motivo. E’ una cosa che mi sento addosso, che mi sento dentro, punto.
    
    “Fai quello che ti ho detto, piccola puttana. E prima di levartelo vestiti da troia e fumati una sigaretta davanti allo specchio, e mentre lo fai scattati una foto e mandamela”.
    
    Miagolo da sola leggendo il suo messaggio. Le rispondo semplicemente “sì” mentre quell’affare mi ronza dentro, ma in realtà vorrei scriverle che la scongiuro di venire qui a prendermi per i capelli e trascinarmi in salotto strisciandomi per terra e dire a mamma e papà “ma lo sapete cosa sta facendo questa troia di vostra figlia?”. Afferro un plaid ...
    ... e lo porto con me per coprirmi. Camminare è un piccolo calvario. Stringo istintivamente i muscoli e più li stringo più sento il mio piccolo torturatore farsi strada.
    
    Mi stendo sul divano con il plaid addosso, rannicchiata. Mia madre mi chiede se ho freddo e se mi sento bene. Dico “sì, tutto ok”. Per fortuna che sono concentrati su Narcos, altrimenti se ne accorgerebbero eccome che col cazzo che va tutto bene. Sì, certo, sarà anche al minimo, ma l’ovetto si muove e cambia il modo di vibrare in continuazione. Scatta, avanza, arretra, mi tocca ovunque e, cazzo, sembra che sappia perfettamente dove andare a toccare.
    
    Guardo le immagini scorrere sul 4K di casa ma le vedo a malapena. Negli occhi ho l’olandesina con tutto il suo carico di sensualità e perversione. Me la immagino nuda, seduta su una poltrona con le sua magnifiche gambe spalancate e poggiate sui braccioli. La immagino che mi ordina di leccarle la fica e dice a quei due che ieri sera le hanno sborrato in faccia di fare di me quello che vogliono, che sono solo una piccola e insignificante puttana italiana e che servo solo a quello. La immagino che si contorce sotto le mie lappate gemendo “così piccola e così troia” mentre i due mi possiedono uno dopo l’altro. La immagino che mi dice di incollare la bocca sulla sua vagina mentre mi inculano, perché gode a sentire sul suo sesso le vibrazioni della mia voce urlante e l’aria dei miei sbuffi. Immagino lo sperma che invade la mia fica mentre nello stesso istante il suo ...
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