1. Castelli di sabbia


    Data: 17/11/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: ScrittoreErotico, Fonte: Annunci69

    ... camera da letto si straziava, ma poi sfinita si arrendeva al suo istinto che mai si era affacciato nella sua vita.
    
    - Ehilà ….siamo ancora vestite ? Si spogli e si sdrai, stamattina non ho tempo da perdere! –
    
    E’ così che Noemi scostando la tenda si rivolsee alla donna. Ne un buongiorno, ne un saluto.
    
    Sandra fissando la ragazza come ipnotizzata iniziò a sfilarsi i vestiti: la giacca, la maglia, il reggiseno, le scarpe, il pantalone, le calze, le mutandine. E si ritrovò completamente nuda, indifesa, solo con una voglia insana, immorale, di ascoltare la voce e sentire le sue mani sul suo corpo.
    
    Come in un fotogramma sospeso la donna si stese sul lettino a pancia in giù aspettando che succedesse qualcosa.
    
    E quella qualcosa avvenne, come ogni volta: sentì dell’olio cadere sulle spalle e sulla schiena. Sentì le mani della ragazza affondare nella sua carne. Sentì i pollici spingere nell’attaccatura delle ossa, sentì i muscoli subire la spinta delle mani. E poi le stesse mani scendere giù per la schiena, con movimenti rotatori, con movimenti sempre più profondi. E Sandra sospirava, tremava, scossa dall’energia di quella ragazza molto più giovane di lei. In quei momenti la sua mente si annebbiava, sembrava entrare in un limbo paradisiaco dove tutto si cancellava: la sua vita, suo marito, i suoi figli, le sue convinzioni. E quel contatto di mani, mani femminili, che spesso durano non più di mezz’ora, lei se lo portava dietro, per tutta la settimana, ovunque. Attendeva ...
    ... sconvolta il giorno della seduta di massaggio, attendeva fremente che venisse quel giorno, che venisse quel momento. Ormai la ragazza aveva rapito la sua anima. Aveva distrutto tutte le sue certezze. E allora cercava di fissare nella mente ogni istante di quel contatto, ogni momento, ogni secondo. E ogni volta sperava, con tutta se stessa, che quelle mani andassero a toccare la sua intimità più profonda. Che arrivassero in mezzo alle gambe, che le provocassero piacere, che le facessero raggiungere l’orgasmo. Sandra voleva solo le sue mani, le sue dita, avrebbe voluto che la ragazza la baciasse, si, che la baciasse affondando la sua lingua nella sua bocca, che mischiasse la sua saliva, che sentisse la sua aria nei suoi polmoni.
    
    E senza accorgersene quel momento tanto sognato, tanto agognato arrivò. Arrivò quella mattina quando sentì le dita della massaggiatrice solcare in mezzo ai glutei, scendere più giù, all’attaccatura delle cosce, e arrivare finalmente a lambirle le labbra della sua fica. Quel solo contatto così intimò la fece irrigidire, la fece fremere, la fece inarcare mentre sentiva delle parole indefinite raggiungere il suo orecchio. Senti il calore avvolgere il suo corpo, sentì fuoco dentro di se, sentì che voleva solo quello, voleva essere presa da Noemi.
    
    E Noemi non si fermò, continuò a spingere le dita dentro la donna, continuò a sussurrarle parole, continuò a darle piacere. E Sandra in preda alla più folle della lussuria godette, esplodendo in un orgasmo ...