1. Divina


    Data: 16/11/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: giessestory, Fonte: xHamster

    ... iniziò a riprendere conoscenza la sua mamma non fosse li.
    
    Ricordare quei momenti del passato mi seccava la lingua e la gola; riprendendomi dai ricordi, scartai sulla sedia.
    
    Avevo sempre dato grande importanza a quei momenti. Non l'avevo mai confessato a nessuno ma da ragazzina mi convinsi che ero nata due volte, la prima volta per volere di Dio, ma la seconda volta per intercessione del diavolo...
    
    Naturalmente, in entrambi i casi, la mia avida e disamorata "mammina" era, sentimentalmente assente.
    
    Sorrisi amara tra me e me, ero talmente rassegnata all'inimicizia di mia madre che quasi non mi faceva più male.
    
    Qualcuno suonava il violino, sulla Senna, rallegrando i turisti del Bateaux mouches.
    
    E sì, della mia prima vita non ricordavo più niente, ma dopo l'incidente, decisi che sarei diventata un Cigno, a qualunque costo! Anch'io sarei stata tanto ammirata, da dover nascondere il viso sotto le ali, per schernirmi. Ero solo una bambina ma mantenni la promessa.
    
    Tornai in casa.
    
    Decisi di cambiarmi, avevo quasi voglia di uscire ma rinunciai. In casa mi sentivo forte, nonostante i dolori insopportabili, ma debole e vulnerabile fuori.
    
    Maria mi seguiva discreta. Ci 'perdemmo' nel guardaroba: vestiti, sete, broccati, abiti di scena... un mare di scarpe.
    
    Il mio bauletto; i trucchi: lo aprii. Sul fondo trovai la piccola fiala, non la aprivo da 20 anni; sul fondo l'ultima goccia ambrata. La presi, la strinsi tra le mani.
    
    Uscendo, mi venne in mente un'altra ...
    ... cosa:
    
    - Ferma! - dissi - Devi fare una cosa, ti ricompenserò, lo giuro! – risi: era un vecchio gioco, tra di noi.
    
    Maria conosceva bene la mia tirchieria ma ero certa che non me ne volesse, dopotutto lei sapeva gestirla al meglio.
    
    Ero legata a tutte le cose, persino alle monete; Maria era l'unica che riusciva a farmi spendere i soldi per vivere, senza di lei saremmo morti tutti di fame!
    
    - Vedi quella piccola valigia di cartone? Sai cosa contiene? - la serva mi guardò, sorpresa:
    
    - Oh no, che non lo so è chiusa, con la combinazione... –
    
    - Hai sbirciato, allora...? –
    
    - No, che non ho sbirciato, signora - disse educatamente annoiata - solo che quella... 'cosa' l'abbiamo presa, per poi posarla, decine di volte, e lei non si è mai decisa ad aprirla! Mai. - recitò, come fosse una cantilena.
    
    - Ah, Mery, sei insostituibile. - Era vero, solo lei mi teneva allegra - Non c'è bisogno di aprirla. E poi mi sono scordata la combinazione: è passato troppo tempo. Eppure, c'è stato un periodo in cui l'aprivo tutti i giorni, come il cestino della merenda per la scuola da bambina. Prendila! - poi ci allontanammo nel corridoio - Ascoltami bene - dissi seria - domattina questa 'cosa' deve sparire dalla faccia della terra: so che mi posso fidare di te. - Maria non rispose.
    
    Mi feci sistemare in poltrona, davanti alla finestra, con la 'nostra cartella' sulle gambe e, dopo tanti anni, mi decisi a ripensare a quei giorni.
    
    3
    
    "Lui"comparve nella mia vita attraverso la porta ...