1. Divina


    Data: 16/11/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: giessestory, Fonte: xHamster

    "Non sono un angelo, non pretendo di esserlo. Ma non sono nemmeno il diavolo. Sono una donna e una seria artista, e gradirei essere giudicata per quello."
    
    Maria Callas
    
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    - Signora, le medicine, ancora... ma insomma? - sapevo che Maria se la prendeva davvero e la cosa, come sempre, mi faceva sorridere.
    
    - Maria cara, non mi sgridare... non mi servono più! - il sorriso lento si spense. Non solo per la tristezza, che ormai faceva parte della mia vita di tutti i giorni, come un ombra che non schiarisce, ma per il dolore fisico che adesso mi costava ogni piccolo gesto.
    
    La povera donna non capiva che quegli intrugli non curavano niente. Non c'era cura per la mia malattia: in realtà prendevo solo dei potenti antidolorifici. Ero talmente assuefatta ai farmaci che a mala pena blandivano il mio malessere.
    
    - Portami in terrazza, voglio godermi l'ultimo sole dell'autunno. Quest'anno è stato caldo, mai come il sole di Atene o di Capri, intendiamoci, ma... - Maria ascoltava poco, lo sapevo. La maledetta serva mi trattava come fosse mia madre, e se lo poteva permettere. Certamente aveva fatto di più lei per me, che la mia madre vera; sempre assetata di soldi, come tutta la famiglia del resto.
    
    Sulla grande terrazza, c'erano i soliti mazzi di fiori: si ricordavano ancora di me. Non erano tanti, certo, non come una volta.
    
    Ricevevo dei bigliettini da "abituè" che non saltavano una sola settimana, che cari.
    
    Il maggiordomo aspettò che Maria mi sistemasse nella ...
    ... poltroncina di rattan, sapeva che non volevo essere vista, ero incapace persino di camminare da sola.
    
    La Tour era lontana ma rassicurante, quella mattina nell'autunno incombente, chissà perché ripensai a lui, dopo tanti anni...
    
    - Ci sarebbe la signorina Corbett de "Le Figarò", ormai passa tutte le mattine.- Stavolta non mi arrabbiai ma ne risi. Comunque non la ricevetti: megera.
    
    Sapevo bene cosa voleva da me: l'intervista, il giornale, tutte balle! Lei voleva conoscere il mio segreto. Stupida, illusa! Era grassottella ma sana e robusta, ma non era certo per invidia che non mollavo, anzi... era per il suo bene!
    
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    -... di uno stagno dove tre cigni facevano evoluzioni graziose. Conosceva bene quei meravigliosi uccelli! L'anatroccolo si lanciò disperato verso di loro gridando: โ€œ Ammazzatemi, non sono degno di voi!โ€ โ€“
    
    Jane stavolta era certa, non si sbagliava: le piccole dita si erano mosse, anche se impercettibilmente. Emozionata incalzò la sua lettura, scandendo bene le ultime parole della fiaba:
    
    - Lui che era stato per tanto tempo un brutto anatroccolo era finalmente felice e ammirato. -
    
    Un piccolo bagliore proprio vicino all'occhio sinistro: era una lacrima.
    
    La volontaria s**ttò in piedi e corse verso il corridoio:
    
    - Infermiera... presto, presto: si sta svegliando! โ€“
    
    Fu una festa per tutto il reparto, la bambina era stata data per spacciata, invece ora si riprendeva lentamente.
    
    Aveva passato quasi un mese in c***, dopo l'incidente; peccato che quando ...
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