1. Figlio di Puttana: il suo Uomo


    Data: 14/11/2018, Categorie: Incesti Autore: Orion V., Fonte: EroticiRacconti

    Vedo come mio figlio mi guarda.
    
    Da quando mi ha avuta, quel fatale, terribile e fantastico pomeriggio, in me non vede più sua madre: attraferso il velo del disprezzo e del possesso, lui ora mi guarda come una femmina da usare e possedere.
    
    E a me va benissimo così.
    
    Sono passati solo pochi giorni, e nonè successo niente, ma io ho vissuto le mie giornate nell’attesa di uno sguardo, di un segno di attenzione qualsiasi da parte del mio nuovo uomo.
    
    Non da parte di mio marito, che è sempre lo stesso splendido essere umano, buono e distaccato, cerebrale e privo di passione di sempre. E neppure da parte di mio figlio, che continua a chiamarmi “mamma” e a comportarsi da bravo adolescente: ma da parte di Lui, il giovane uomo che mi chiama “Anna” quando mi comporto bene oppure “troia” quando sono cattiva, colui che mi ha conquistata e che ora possiede il mio corpo e la mia anima per farne ciò che meglio gli aggrada.
    
    Mio figlio quasi mi ignora, ma Lui, Gianni, mi tiene a stecchetto.
    
    Mi elemosina i cenni più minuscoli di attenzione, e più mi tiene a distanza, più io anelo il suo tocco o anche solo le sue parole.
    
    Mi masturbo tutti i giorni, freneticamente, pensando a lui… Ricordando le sue mani sui miei seni, le sue labbra sul mio collo, la sua lingua nella mia bocca, il suo cazzo nella mia figa… Il suo profumo mi accompagna tutto il giorno, anche quando è a scuola o con gli amici: sono sua madre e lavo le sue cose, quindi non è un problema procurarmi le sue ...
    ... magliette usate.
    
    Ho curiosato fra le sue cose, cercando indizi su cosa gli piaccia in particolare delle donne. Ho visto quali film guarda in streaming, studiato i poster che ha in camera, osservato come vestono le compagne di scuola che mi sembra guardare con più interesse…
    
    Poi sono stata in città a fare acquisti.
    
    Ho comprato una ninigonna jeans da ventenne, scolorita e con l’orlo tutto sdrucito, e un paio di shorts dello stesso stile, che hanno fatto storcere il naso a Saverio. Naturalmente mio marito non si è permesso di commentare, ma la sua disapprovazione è evidente, e questo mi piace.
    
    Ho preso anche una camicetta coloniale a maniche corte, e la indosso senza reggiseno e generosamente aperta sul davanti: in questo caso il maritino ha gradito, e mi fa piacere che apprezzi anche lui, anche se non è la persona che intendo gratificare.
    
    Niente più tute da ginnastica blusanti in giro per casa: sono comode, ma non attirano lo sguardo del mio uomo, ed è solo per lui che mi vesto ora.
    
    Quando mi vede con le gambe di fuori e con i tacchi alti, sento il suo sguardo accarezzarmi la pelle scoperta, e i capezzoli mi si induriscono di colpo.
    
    Non so se e quando mi prenderà di nuovo, ma l’attesa è un supplizio eccitante e non mi pesa affatto.
    
    Con quel che resta della mia mente razionale, mi viene da pensare che sarebbe meglio non lo facesse mai più.
    
    Ma con il cervello che ho fra le gambe, non posso fare a meno di spasimare per il momento in cui mi possiederà ancora, e ...
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