1. Le fate del ghetto


    Data: 10/11/2018, Categorie: Erotici Racconti Etero Autore: Christopher_Robin, Fonte: RaccontiMilu

    Succede che Renata &egrave la mia nuova fidanzata
    
    l’ho conosciuta a una serata
    
    tre settimane che stiamo insieme e non l’ho ancora scopata.
    
    Quando le cose stanno così si usa dire che &egrave vero amore, ma non perdiamoci in discorsi inutili, perché in questa storia Renata &egrave appena uscita e non ritornerà più; mi ha mandato un messaggio urgente subito dopo cena, chiedendomi se potevo andare da lei per un’emergenza, senza specificarmi quale fosse l’emergenza.
    
    Il tempo di fermarmi a comprare profilattici e sigarette ed eccomi al cancello di casa sua, da vero innamorato.
    
    Come un oscuro presagio, dall’altro lato della strada due corvi mi osservano.
    
    Uno &egrave alto grosso e negro; l’altro un tappetto calvo con occhiali scuri.
    
    Indossano giacca e cravatta. Sul momento li scambio per becchini, ma il modo in cui mi fissano, e il fatto che uno dei due si metta a parlare ad un microfono fissato al colletto della giacca, mi fa pensare che siano piuttosto agenti dei servizi segreti.
    
    Beh fanculo. Questa &egrave la serata in cui mi scopo Renata. Se sono venuti ad arrestarmi che lo facciano tra venti minuti.
    
    Suono al citofono, il cancello si apre con un suono metallico e percorro il vialetto che conduce all’ingresso.
    
    Appeso alla porta, un biglietto scritto a mano, la calligrafia dolce e aggraziata di una ragazzina di ventott’anni.
    
    Post it
    
    Riletto una seconda vlta il biglietto suona più o meno così:
    
    La prospettiva &egrave interessante, faccio per ...
    ... bussare ma la porta si apre da sola e fa capolino una brunetta magra dallo sguardo affilato e la carnagione malaticcia come quella di una Tossica.
    
    “Chi ti manda?” chiede sospettosa
    
    “Renata”
    
    “Parola d’ordine?”
    
    “Non l’ho mai scopata”
    
    Un sorriso malizioso illumina lo sguardo della Tossica: “Allora devi essere Robin. Indossi crocefissi?’
    
    ‘E cosa sarebbero?’
    
    ‘Hai con te aglio, argento o paletti di legno appuntiti?’
    
    Te lo do io il paletto di legno se non mi lasci entrare.
    
    ‘Allora ce li hai o no?’
    
    ‘Ma che sono, uno stregone? Ci sono vampiri in casa?’
    
    ‘Che io sappia solo una. Dai, entra, ti presento alle altre.’
    
    La ricciolina &egrave un torrente di parole come solo una trentenne che si &egrave appena lasciata con l’ennesimo unico amore della sua vita; oppure una trentenne che si &egrave lasciata con il vero unico amore della sua vita, ma per qualcosa come la ventesima volta, e la voce tremante e i mozziconi di sigaretta davanti a lei a confermare che questa era la volta decisiva.
    
    ‘…ho messo tutta me stessa in questa cazzo di storia e volevo veramente che funzionasse ma la mia fiducia, il mio senso di donna…’
    
    Una femminista. Dovevo sospettarlo dalla montatura degli occhiali, cazzo!
    
    Sarà mica lei la vampira?
    
    La moretta allunga dolcemente la mano a prendere la sua e sorride all’amica con fare consolatorio.
    
    E io non posso fare a meno di immaginarmi questa bellezza mediorientale dai capelli corvini e dalle labbra carnose, seduta su una ...
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