1. A tuo padre ci penso io


    Data: 06/11/2018, Categorie: Incesti Autore: makaresco, Fonte: RaccontiMilu

    ... più?
    
    Arrivati al locale fui galante come &egrave solito fare uno spasimante non certamente un figlio. Mia madre apprezzò come sempre ma c’era qualcosa di diverso nell’aria. Lei sembrava molto più partecipe. Accettò la mia corte senza problemi. Incurante che nella sala potesse esserci qualche nostro conoscente provai a prenderle la mano, lei ricambiò stringendola a se. Passammo l’intera serata a chiacchierare e a sfiorarci reciprocamente come fanno due giovani innamorati.
    
    Finimmo di cenare che era l’una passata. Dovevamo rientrare. Uscendo le misi il cappotto sulle spalle. ‘Sei bellissima mamma’, dissi. Le diedi un bacio leggero sul collo. Lei senza dire nulla mi prese sotto braccio, mise la sua testa sulla mia spalla e così abbracciati piano piano ci avviammo alla macchina.
    
    Mentre eravamo di ritorno rimanemmo entrambi in silenzio. Io non volevo rovinare la piacevole atmosfera che si era creata durante la cena e forse anche lei pensava lo stesso. Ad un certo punto non potei fare a meno di guardarla. Era davvero bellissima. E poi le sue forme. Fui così distratto da quel seno che mi stava di fianco – sembrava stesse per esplodere fuori dalla camicia – che ad un certo punto rischiai l’incidente.
    
    Una frenata improvvisa seguita da un breve spavento.
    
    ‘Stai bene mamma’.
    
    ‘Si!. Devi stare attento alla strada…’ mi disse mia madre carezzandomi la gamba delicatamente.
    
    Per quel contatto la vidi mordersi il labbro inferiore. Ebbi un sussulto. Mi avvicinai a lei e la ...
    ... baciai sulla bocca. Lei rispose prontamente dandomi la sua lingua. ‘Forse &egrave giunta l’ora?’, chiesi mettendo la mia mano sulla coscia. Lei maliziosamente mi rispose ‘Forse” .
    
    Era fatta ma non potevo portarla da me, era tardissimo, vidi che a cento metri da dove ci eravamo fermati c’era una traversa, la imboccai. Era una strada sterrata, un interpoderale. Accostai subito dopo in uno slargo riparato e spensi il motore. Mia madre non mi fece aspettare, capiva anche lei che non avevamo molto tempo, mise una mano sopra i miei pantaloni, abbassò la cerniera e fece uscire il mio pene. Lo strinse forte con le mani, spalancò la bocca ed iniziò a succhiarmelo.
    
    Rimasi piacevolmente sorpreso. Mamma succhiava da vera esperta. Non solo sapeva come muovere la bocca su e giù ma riusciva anche a ritmare la pompa con il movimento della lingua. Di tanto in tanto mi dava anche dei colpetti alla cappella. Mai avuta una così…così troia. Pensai. Non volevo offenderla ma non c’erano dubbi. Era mia madre quella donna che mi stava pompando il cazzo come un attrice hard.
    
    Lei era china su di me ed io ne approfittai per infilare una mano nello spacco posteriore. Le accarezzai le gambe. Le si inarcò offrendomi una meravigliosa visione del suo culo. Misi la mia mano nella sua fica e mi accorsi che era piena di umori. Iniziai a masturbala prima con un dito, poi con due. Più lei succhiava più io muovevo la mano su e giù. Eravamo entrambi pronti a scopare ma lei non accennava a staccarsi dal mio ...
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