1. Compagno d’avventura


    Data: 31/10/2018, Categorie: Autoerotismo Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... tolgo la mano dalla mia ninfa e la porto in bocca, avverto la dolcezza delle mie secrezioni e succhio per bene le mie dita, prendo la bottiglia d’acqua accanto e mi disseto. L’ultimo sorso lo lascio in bocca, perché faccio penetrare il mio dito medio in bocca e lo bagno con l’acqua fredda, deglutisco e lascio riprendere il suo cammino, sfioro il clitoride caldo e bagnato, in quanto quel contrasto mi fa mordere le labbra. Peccato, la mia dolce amica sta finendo, io tra poco godrò anche per merito suo. Gli ultimi tiri, la mia mano che incalza dentro di me, perché mi sento eccitata da impazzire. Tu continua a investire il mio viso, a lasciare che i capelli si fermino in bocca, fra le mie labbra. Lo so, questo &egrave il tuo modo per farmi sentire che sei presente e mi stai aiutando, ciononostante conduco io il gioco, giacché mi penetro con due dita e lascio che i liquidi scivolino ponderatamente sul mio buco.
    
    Butto il mozzicone della sigaretta per terra dedicandomi a me stessa, giacché lo faccio con fervore, continuo a penetrare la mia fica e l’altra mano scivola sul mio sedere, sul suo buco bagnato, in verità ci gioco, poggio il dito medio, però non spingo. I miei gemiti non sono più sospirati, ansimo e ho voglia di farti vedere quello che m’hai provocato, sì ecco, sei stato tu, impertinente, provocante e scortese a stimolarmi, tu continua a soffiare e vedrai che godrò anche di te. In seguito m’alzo, spalanco la finestra e lascio che il vento s’impossessi occupandosi ...
    ... interamente di me, vado nel mio comodino, apro il cassetto e prendo le mie palline. Mi rimetto nella posizione della pecorina alla finestra, le bagno con la mia saliva, infilo la prima, &egrave calda, &egrave quasi risucchiata, rimango un po’ lì con il dito medio della mano destra, ci gioco, la spingo dentro con il dito e la faccio uscire con i muscoli, in quanto &egrave tutto viscido. L’altra, invece, accarezza da fuori l’altra pallina appoggiata al clitoride, sento il bagnato sul mio sedere, manca ed entra anche la seconda. Ho perso il cordino, accavallo le gambe per bloccare l’eccitazione, perché non voglio venire subito. Io ti sento addosso e i muscoli continuano a lavorare, ma non resisto ancora per molto, sono tutta grossa e viscida, basta veramente poco, allora sempre con la mano sinistra cerco di portare i miei fluidi dietro, però non &egrave facile. Ho voglia di goderti, il dito medio muove la pallina, l’anulare &egrave appoggiato dietro però non entra, in quanto rimane soltanto appoggiato, giacché sento le contrazioni, adesso con questa mano mi toccherò il clitoride, perché so che godrò.
    
    In maniera decisa le tiro fuori di scatto e l’orgasmo mi pervade annientandomi, io m’irrigidisco e urlo singhiozzando, mentre ancora trepidante la mia dolce fica bagnata e corrotta pulsa per mezzo dal tuo ululare delirante, impetuoso e travolgente. Molto bene, ecco fatto, mio compagno d’avventura e di fortuna, perché anche per questa sera la mia dose di piacere me la sono ...