1. Compagno d’avventura


    Data: 31/10/2018, Categorie: Autoerotismo Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    E’ lui, &egrave precisamente il vento che mi fa ragionare facendomi riflettere, nel tempo in cui affacciata alla finestra mi lascio concedere e investire deliziosamente dal suo soffio. Io sono pazza, là di fuori ci sono appena due gradi e quasi si gela, però non rientro, perché mi piace questo silenzio che m’avvolge circondandomi assieme alla brezza leggera che mi scombina i capelli, perché li fa aderire al mio viso, dal momento che io non li scosto e rimango lì immobile, sì, perché mi lascio accarezzare, poiché la sensazione mi provoca brividi impercettibili.
    
    Quest’appuntamento per così dire avviene ormai ogni sera, tenuto conto che io aspetto con impazienza che i miei genitori vadano a dormire per chiudermi nella stanza, nel mio piccolo mondo, per restare da sola in pace e come unica fonte di comunicazione mi faccio lusingare lasciandomi trasportare da lui, sì, proprio il vento. Accendo la mia piccola candela posta sopra il davanzale della mia finestra, prendo il mio bastoncino d’incenso e ripongo anch’esso sul davanzale, perché tutto mi porta a compiere il mio solito rito: affacciarmi alla finestra e fumare, sì, certo, rilassarmi mentre mi riempio la bocca, la testa e i polmoni di questa fusione alimentata dall’atmosfera e soprattutto dal vento, perché sono questi i momenti che ho a disposizione per rilassarmi e me li godo appieno e fino in fondo.
    
    Tutto quello che avviene intorno a me mentre sono alla mia finestra &egrave un misto di sensazioni che la fusione mi ...
    ... provoca. Io abito in un paesino abbastanza tranquillo e la mia strada non &egrave molto frequentata dalle macchine, tanto meno la notte, l’aria &egrave vivace, un po’ pungente ma sopportabile, al punto di poter rimanere chinati alla finestra per circa mezz’ora. Desidero poter far capire ai lettori quello che sento, quando la fusione si mescola alla brezza dolce del vento, perché quest’aspetto m’induce a lasciarmi andare, a togliermi le inibizioni più di quanto già non lo sia, perché essendo chinata sul davanzale automaticamente il mio corpo assume la posizione d’un quasi angolo retto e lo stare nella posizione della pecora mi permette d’allargare le gambe anche per stare più comoda. In tal modo, difatti, assumo sempre quella posizione che regala il mio viso al vento e il mio corpo alla dimensione parallela della fusione, per il fatto che tutto questo si mescola con il calore della mia stufa a muro, che posizionata sotto la finestra porta questa sensazione piacevole di caldo alla mia dolce ninfa tra le mie gambe. Le mie mani non stanno di certo ferme, beh, in effetti, voi direte una &egrave impegnata a tenere il mio oggetto di fusione e l’altra? Lei &egrave libera, liberissima di frugare, di giocare e di osare come vuole.
    
    Io ho imparato a vivere totalmente le mie sensazioni e le esprimo sempre al meglio senza divieti né tabù. Attualmente ho quasi trent’anni e in effetti ho un buon rapporto con la vita sociale e sessuale, per il fatto che il mio più grande tabù &egrave di non ...
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