1. 049 – Monica e l’incesto


    Data: 31/10/2018, Categorie: Etero Incesti Sesso di Gruppo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... intervenne””’.
    
    ‘Nemmeno una troia da marciapiede fa le porcate che ti abbiamo vista fare!! ‘
    
    Ancora papà, con la voce alterata dall’alcool”””.
    
    ‘Lo abbiamo sentito che ti diceva che eri una troia, che gli dovevi succhiare i coglioni e che gli dovevi leccare il culo!!!!’
    
    ‘Monica, quindi da oggi visto che sei puttana e hai diciotto anni puoi farti scopare liberamente da tutti vero???? eh eh eh”’
    
    ‘Smettila pà, che stronzate dici??’
    
    E mia madre di rimando”..
    
    ‘Ha ragione tuo padre Monica, puoi dare la figa a chi vuoi sei libera ah ah ah ah!!!’
    
    ‘Mamma anche tu ma come parli, siete tutti ubriachi fradici!!’
    
    Mio fratello Massimo intervenne accarezzandosi la patta”.
    
    ‘Sorellina, lo vuoi vedere un bel cazzo? Non come quello di quel ricchione di Dario, quella specie di rammollito del tuo fidanzato!!! Eh eh eh!!’
    
    ‘Basta smettetela me ne vado in camera mia!’
    
    In quel momento, Paolo, l’altro mio fratello si alzò dalla poltrona e zigzagando mi raggiunse prendendomi per un braccio”’..
    
    ‘Vieni qui, bella troietta, facci vedere la figa, con ste cazzo di minigonne da zoccola ce la fai sempre desiderare!!!’
    
    ‘Lasciami Paolo mi stai facendo male!!!’
    
    Lui non mi ascoltò per niente e mi riportò in mezzo a loro””
    
    ‘Siediti sulle ginocchia di papi, così ti fa sentire una bella cosa”
    
    Mi spinse sulle ginocchia di mio padre e io mi trovai con la gonnellina sollevata all’inguine e le esili mutandine bianche esposte, a celare in modo impercettibile la mia ...
    ... natura.
    
    Mio padre, mi infilò una mano fra le cosce e con le dita ruvide, iniziò a massaggiarmi la figa da sopra il perizoma, io sentivo il suo cazzo duro contro il mio culo e quando Paolo e Massimo, si avvicinarono, io rimasi prigioniera di loro tre maschi. Mia madre e le mie sorelle ridevano a crepapelle, poi sentii le ancora le dita di mio padre artigliarmi le mutandine e strapparle e tra le mie cosce aperte comparve la sua grossa e violacea cappella. Me la sfregava tenendola premuta contro le labbra della mia vagina, mentre i miei fratelli mi spogliarono nuda e iniziarono a toccarmi in modo poco delicato le tette. Avevo i loro cazzi duri a pochi centimetri dalla mia bocca, fu Paolo, il più vecchio a ficcarmelo senza riguardo in bocca, spingendomelo contro il palato giù, fino in gola. Sentii un liquido caldo bagnarmi abbondantemente la folta e riccia peluria del pube e compresi che il maiale di mio padre era venuto sborrandomi sui peli della figa. Dopo pochi secondi, il cazzo di Paolo si irrigidì ulteriormente e si contrasse liberando i suoi potenti e abbondanti schizzi nel mio cavo orale. Non feci in tempo a chiudere la bocca che Massimo prese il posto di Paolo immergendo il suo grosso pene nella mia bocca. Era la prima volta che vedevo i loro cazzi e mi accorsi di quando fosse lungo e grande quello di Max, se lo teneva in mano alla base e la sua cappella mi penetrava in fondo alla bocca occupandomi la gola quasi a soffocarmi. Una bollente ondata di crema mi scivolò dentro e ...