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Faust di Venezia.
Data: 27/10/2017, Categorie: Masturbazione Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti
... la lesse con attenzione come era uso fare e trovò il contratto corretto e regolarmente redatto. -Dove devo firmare?- -Qui...- Faust si punse il dito e sulla goccia di sangue intinse la punta della penna d'oca... e firmò. Il Diavolo ritirò la pergamena, l'arrotolo e prese per andarsene. -Ne voglio una copia...- Chiese Faust e il diavolo la fece comparire, eguale a quella appena firmata da Faust. -Mettici la tua sigla...- E subito apparve un lampo di fuoco che impresse sulla pergamena il marchio del diavolo. Poi lo accompagnò alla porta. -A presto rivederci... Faust...- E Faust facendo gli scongiuri... -Si, al più tardi possibile...!- Raggiunse poi la sua stanza da letto in preda alla frenesia, voleva riguardarsi con calma. Nulla poteva dargli più piacere del suo ritrovato vigore sessuale. Si stese sul letto e prese ad ammirarsi rapito. -Ma quanto sei bello... e forte! Ho il cazzo di un toro!- Si ripeteva mentre faceva scorrere la mano lungo l'asta rigida come ferro e ricoperta da vene apparentemente pronte a scoppiare! Si copriva e scopriva il glande tirando forte la pelle del prepuzio. -Domani... domani avremo Margherita... la più bella vergine di Venezia e sarai tu, saremo noi a goderci il suo spulzellamento! L'apriremo a forza quella meraviglia di conchiglia! E tu... la riempirai del nostro seme! Chissà se non la ...
... ingravidiamo al primo colpo quella troietta! Ora... ora mostrami come mi fai godere...- Prese a masturbarsi forte, con violenza, salvo fermarsi a tratti per scappellarsi con ancora più determinazione. Quando sentiva arrivare l'orgasmo si fermava del tutto e stringeva forte la base per fermare l'eiaculazione. Infine si lasciò prendere dalla necessità impellente di godere e portò a fine la masturbazione. Sborrò una infinità di sperma in aria che poi ricadde su di lui stesso! Ne era coperto... cosce, ventre, petto e addirittura delle gocce sul viso, gocce che leccò con soddisfazione! Aveva eruttato sperma come un vulcano la lava! Si rivestì parzialmente e riprese la pergamena dell'accordo, aprì il forziere dove teneva conservata la sua corrispondenza più riservata. Ripose quindi la pergamena accanto a quella simile già esistente e rinchiuse con cura il forziere. Poi scosse con forza la testa... -Devono avere un gran casino all'inferno! E Mefistofele? Sarà diventato vecchio, imbolsito e rimbambito, che dire? Neanche ricorda che gli ho già venduto l'anima quarant'anni fa! E allora in cambio della ricchezza. Ma che m'importa poi? Tutto quello che viene a mio beneficio mi va bene. Ora ho da pensare a Margherita e alla sua figa d'oro! Mi è costata quanto una galea da trasporto ma quanto è bella? E domani me la godo...- E si mise serenamente a dormire.