1. Faust di Venezia.


    Data: 27/10/2017, Categorie: Masturbazione Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti

    ... malfattori. Non era ebreo, era di origine levantine e non aveva principi religiosi ma stare in mezzo a gente che aveva i suoi stessi interessi gli dava sicurezza. Mentre svoltava in Calle Ghetto Vecchio trovò sui suoi passi qualcosa che era disteso a terra che quasi lo fece cadere.
    
    Era un cane sdraiato che ostruiva il passaggio. Gli allungò un calcio rabbioso.
    
    -Maledeta bestiaza imonda! Te lego na corda al colo co na piera e te buto nel canal!-
    
    Il cane si raddrizzò sulle quattro zampe e si stirò con calma. Era una bestia strana e vedere in quegli occhi baluginare riflessi di fuoco spaventò fortemente Faust e poi il sentirlo parlare?
    
    -Buona sera Faust... ti stavo aspettando. Dimmi... come è andata con la tua nuova fiamma? Come si chiama? Ah... si, Margherita.-
    
    Faust riuscì a balbettare solo poche parole...
    
    -Chi sei? Cosa vuoi?-
    
    Mentre il cane parlava poteva vedere le lunghe e affilate zanne.
    
    -Oh... vuoi arrivare subito al punto, eh... Faust? Va bene... come vuoi, sono il Diavolo, Mefistofele in persona e ti aspettavo per proporti un baratto...-
    
    -Un baratto...? Quale?-
    
    -La tua anima! In cambio del ritorno della tua potenza sessuale, se accetti... riuscirai a scardinare ogni tipo di imene e... durerai nell'amplesso come quando avevi vent'anni!-
    
    -La mia anima? Possiamo parlarne... ma non qui, seguimi, la mia casa è qui vicino... ma probabile che già lo sai dove abito.-
    
    Un minuto dopo bussava forte ad una porta rinforzata con barre di ...
    ... ferro.
    
    -Chi è?-
    
    -Sono il paron, apri!-
    
    -O santi del cielo! No no... paron, non la vogio la bestiaza in casa, mandala via...-
    
    -Muta tu! O ti bastono! Portami da mangiare e del vino nel mio studio e una ciotola d'acqua al can.-
    
    Poco dopo ripresero il discorso.
    
    -Allora Mefistofele... dicevamo, la mia anima alla mia morte in cambio di poter restare vigoroso come a vent'anni per quanto...?-
    
    -Fino alla morte... Faust-
    
    -Ma se non sono religioso! Non vado neanche a messa!-
    
    -Oh... lo diventerai se non intervengo, poco prima di morire diventerai un vero baciapile mangia particole e lascerai tutto il tuo avere alla Madonna della Salute! Ma se la tua anima l'avrò io... questo non potrà succedere!-
    
    -Come posso essere sicuro che... manterrai la parola? Che il cazzo mi tirerà fino ad allora?-
    
    -E' nel contratto... e ora ne avrai una prova...-
    
    Faust senti un fremito al ventre e lo sentì crescere e spingere con prepotenza contro il tessuto delle braghette che indossava, guardò il proprio inguine e vide qualcosa di assolutamente straordinario! Il suo cazzo era in tiro come mai era successo. Fece cadere le braghette fino a terra e si ammirò.
    
    Oh... che gran cazzo aveva!
    
    Ora davvero poteva godersi quella splendida troietta di Margherita e finalmente avere la contropartita per tutti i soldi spesi.
    
    -Accetto!-
    
    -Devi firmare il contratto con il sangue...-
    
    E magicamente fece apparire una pergamena sulla quale figuravano alcune righe scritte.
    
    Faust la prese e ...