1. Diario di un rapporto molto particolare. - 6


    Data: 18/10/2018, Categorie: Feticismo Voyeur Trans Autore: CagedSissyCuck, Fonte: xHamster

    ... qualcuno del palazzo...per cui non fare tante storie per sfilarti un paio di pantaloni in macchina che ti poteva andare molto peggio!
    
    -Ma qual è il problema se mi cambio direttamente a casa sua, scusa!?
    
    -Oh...lo sai come è fatto, no? Se preferisce così vuol dire che è così punto e basta...oramai se l'è messo in testa...Dai non mi deludere, lo sai che se fai contento lui fai contenta anche me... Occheei...alloraglidicocheloaspettidomaniallunaemezzociao!
    
    E attacca senza lasciarmi la possibilità di replicare.
    
    *
    
    Ho dovuto fare le corse per riuscire ad essere a casa all’una. Voglio fare le cose per tempo senza troppa fretta.
    
    Mi sto guardando allo specchio e devo proprio riconoscere che sembro una specie di passabilmente mascolino da non risultare imbarazzante, comunque, nell’insieme.
    
    Sotto però porto il perizoma, le autoreggenti e la pettorina da sissymaid. Le scarpe da troia le ho in mano, dentro una busta di plastica del supermercato.
    
    Suona il citofono.
    
    -Si?
    
    -Scendi fighetta, fai presto che sono in doppia fila.
    
    Scendo. Fortunatamente non incrocio nessuno.
    
    Salgo in macchina senza dire niente e si parte. So che dovrebbe abitare in una zona residenziale periferica sulla Nomentana, nient’altro.
    
    Alla prima stazione di servizio sul raccordo anulare, mette la freccia, esce e parcheggia in una piazzola di sosta. Fortunatamente tutte le altre auto sono parcheggiate lontane dalla nostra, in prossimità dell’ingresso dell’ Autogrill.
    
    Capisco ...
    ... l’antifona e inizio a cambiarmi. Tolgo le scarpe da ginnastica e sfilo i pantaloni, prendo i sandali dalla busta di plastica, li calzo e li allaccio, ripongo i pantaloni, assieme alle scarpe che mi sono tolte, nella busta.
    
    -Lo vedi come stai meglio così, fighetta? Me lo ha detto Marisa che hai provato a fare obiezioni, sai? Comunque brava per aver capito che era giusto così...
    
    E intanto mi scorre una mano lungo la coscia, inguainata dal nylon, con fare possessivo.
    
    -Scendiamo a prendere un caffè?
    
    Aggiunge. Poi, di fronte alla mia faccia terrorizzata, scoppia a ridere.
    
    -No...scherzo, dai.
    
    Prima di ripartire però mi prende la busta dalle mani, scende e la ripone nel portabagagli.
    
    -Ma...lì dentro ho tutte le mie cose...chiavi, cellulare, portafogli...
    
    Cerco di obiettare io.
    
    -E a che ti servono, scusa? Oppure sei preoccupata che qualcuno te le rubi? Lì dentro non te le tocca nessuno di sicuro, vedrai.
    
    Ripartiamo, direzione Roma Nord.
    
    Durante il viaggio mi anticipa che avrò diverse cose di cui occuparmi nel pomeriggio: spazzare e lavare i pavimenti, pulire il bagno e la cucina (ci sono pure un po’ di piatti sporchi da lavare...), rifare il letto e stirare un po’ di biancheria. Insomma...niente che non si possa fare con tre o quattro ore di lavoro.
    
    Io invece sto valutando la triste situazione di ritrovarmi a qualche decina di km da casa mia, senza soldi, senza cellulare e sostanzialmente senza vestiti. Semmai gli saltasse in mente di farmi qualche brutto ...
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