1. Campeggiatori


    Data: 18/10/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: geniodirazza 6, Fonte: EroticiRacconti

    ... gestualità. Nei giorni che seguirono familiarizzammo molto, con la complicità di Dàniel, il loro bambino che era veramente straordinario per entusiasmo, autonomia e disponibilità; poiché disponevamo anche di un piccolo canotto, mi trovai anche a girare per la baia con la madre e il bambino, mentre Milos andava a sperimentare la sua capacità di comunicatore con altri gruppi ed Erika continuava a crogiolarsi al sole sugli scogli: fu proprio in quella occasione che Linda, osservando l’attenzione con cui perlustravo con lo sguardo il suo corpo, mi chiese in inglese se avevo voglia di fare l’amore con lei; con il mio improbabile inglese, le risposi che lo avrei voluto solo se e quando lei lo avesse voluto: e la cosa finì là.
    
    Durante le cene comuni e le serate di canto, avevamo avuto modo di renderci conto che a Milos piaceva molto bere e che, quando era sbronzo, non controllava i suoi entusiasmi: quasi sempre, quando noi decidevamo di dormire perché eravamo troppo stanchi, lui andava in altre tende a tirar tardi sino al mattino. Una sera venne giù dal cielo una vera tormenta d’acqua, che rivelò il motivo per cui la radura da noi scelta era vuota: incassata com’era, divenne un piccolo lago che sommerse la tenda e i suoi abitanti; ci precipitammo a soccorrerli e portammo nel furgone Linda e il bambino zuppi d’acqua; Milos arrivò da una delle sue scorribande solo qualche tempo dopo, si fece una sonora risata, scolò l’ultimo quarto di una bottiglia di vino e cominciò a palpare ...
    ... Erika che dovette allontanarlo con una certa energia. Linda aveva uno sguardo di fuoco. Il giorno seguente tutto era tornato alla normalità e il sole splendette nel cielo e nei nostri rapporti. Raccolsi delle cozze dagli scogli e mi diedi da fare per preparare una salsa per gli spaghetti: di fronte alla meraviglia di Linda, mi sentii in dovere di invitarli a cena per assaggiare il mio capolavoro.
    
    Non avevamo neanche finito di cenare, che già Milos era totalmente ubriaco e aveva ripreso i suoi tentativi con Erika che si difendeva egregiamente; Linda mi disse, in inglese naturalmente, “ora io voglio!”; non colsi subito, per la mia scarsa dimestichezza con la lingua; lei sorrise e a gesti mi chiese di portare nella sua tenda il piccolo Dàniel addormentato; finalmente realizzai. Tutto quello che succedeva in quei giorni era, per la mia cultura di piccolo provinciale al limite del perbenismo, quanto meno stravolgente: entrai nella tenda col bambino in braccio e, mentre Linda lo sistemava, la cinsi da dietro prendendole in mano i seni sodi e pieni. Non disse una parola; si girò verso di me e incollò alla mia bocca la sua, in un bacio che mi lasciò stordito per intensità ed abilità di manovra della lingua: era veramente un’artista del bacio e a me non restò che lasciarmi andare alla sua passione e alla sua abilità, che non si limitava solo alla tecnica del baciare. Spingendomi dolcemente, mi stese supino sulle coperte che coprivano il terreno e cominciò a possedermi, letteralmente: ...