1. Campeggiatori


    Data: 18/10/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: geniodirazza 6, Fonte: EroticiRacconti

    ... dall’aver fatto il bagno, i dubbi dileguarono di fronte ad una bionda di straordinaria bellezza in compagnia di un maschio tarchiato ma ben messo, ambedue eleganti e cordiali; con loro, un bimbo di pochi anni, dolce e bello come un amorino biondo con gli occhi azzurri. Come era imposto dal luogo, eravamo tutti completamente nudi e non faceva molto effetto ammirare bellezze ed intimità che in condizioni normali avrebbero fatto stravedere e scatenato pulsioni ed istinti superlativi. Comunque, anche Erika convenne che Linda - come avremmo saputo che si chiamava - era una vera bellezza per il viso perfettamente disegnato e stupendamente incorniciato dai fluenti capelli biondi, per il corpo armonioso ed asciutto, frutto - come avremmo dedotto poi - della scuola di ballo e dell’attività che esercitava nello spettacolo. Per parte mia, dovetti riconoscere che Milos, il marito, era decisamente un bell’uomo (molto più bello di me, senza dubbio) assai ben fatto e, particolare non marginale, molto ben dotato. Come avviene in questi casi, per l’intero pomeriggio ci scambiammo sorrisi e cenni, non essendo noi in grado di formulare la benché minima espressione in ungherese e non parlando correntemente neppure una lingua straniera che potesse essere comune.
    
    La mattina seguente li trovammo sugli scogli che giocavano con il bambino; nell’entrare in acqua, Erika calpestò involontariamente un riccio, lanciò un urlo e si sedette su uno scoglio tenendosi il piede dolorante e cercando di ...
    ... individuare gli spini che erano entrati. Di fronte ad un fatto per me assolutamente nuovo, non sapevo che pesci pigliare. Mentre cercavamo inutilmente un qualche rimedio, ci trovammo a fianco Milos che, con un pezzo di aglio in mano, ci indicava di strofinarlo sulla parte: Erika ricordò di aver udito qualcosa del genere, lo fece e ne ebbe qualche sollievo; anche Linda si era avvicinata ed io mi sorpresi a sprofondare nei suoi occhi celeste, quasi incurante del resto che mi era offerto allo sguardo senza limiti. Cominciò così un’amicizia estiva che attraversò tutti le fasi sperimentate, dallo scambio di esperienze culinarie alla cena in comune fino alle serate passate a cantare con accompagnamento di chitarra: i due, infatti, erano cantanti professionisti ed avevano girato il mondo (quello ad essi consentito a quel tempo, naturalmente) facendosi apprezzare per la limpidissima voce di Linda - perfetta showgirl in grado di cantare, recitare e ballare - e per la maestria di Milos nel suonare la chitarra.
    
    Per la comunicazione, ci avvalemmo delle poche conoscenze di Linda che stava studiando l’italiano e parlava abbastanza correttamente l’inglese, della buona volontà di Milos ad esprimersi in un approssimato tedesco e soprattutto della mia improntitudine che mi metteva in condizione di dialogare rapinando vocaboli (in inglese e in tedesco) a qualche vaga reminiscenza scolastica, alle frasi d’uso (specialmente delle canzoni in voga) e soprattutto all’universale linguaggio della ...