1. Racconto di una Schiava


    Data: 14/10/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Trans Autore: Schiava, Fonte: RaccontiMilu

    ... dal dolore, bruciavano dal dolore e scuotevo il capo mentre inizia a piangere dal dolore e dalla paura. Mollo’ i capezzoli e le sue mani si diressero alla mia figa e una prese il clitoride anche questo tirandolo all’inverosimile. Altre urla soffocate dal panno mentre lei tirava.’
    
    “bene, vedo che non ti ecciti, mi fa piacere… Ci divertiremo molto noi
    
    Quindi mi lecco’ le guance mentre si sbottonava i pantaloni e solo quando lo vidi capii. Una trans, era una trans.’
    
    “visto che sei nuova non te lo faccio eccitare ma da domani provvederai anche a questo”
    
    Quindi lo indirizzo’, una bestia di 25 centimetri di lunghezza e 9 di larghezza il mio seno iniziando a scoparsi le mie tette stringendole sul suo cazzo
    
    “oh si cazzo… Hai due belle pere… Dai che oggi vengo in fretta, succede sempre così con le nuove”
    
    Non ero la prima quindi, lei si soddisfaceva rapendo e violentando ragazze evidentemente. Non potevo far nulla per fermarla e venne poco dopo spruzzando il suo sperma sul mio viso
    
    “bene troia, ora vado a riposarmi anche io, tu vedi di dormire”
    
    Mi inizio’ a spalmare la sua sbora sul mio viso come fosse una crema
    
    “sei bellissima”
    
    Mi sussurro’ andando poi a aiutarmi in volto
    
    “resterai molto… A domani”
    
    E se ne andò tirandomi un forte schiaffo sulla figa rasata. Dormii male legata com’ero e piansi molto pensando a cosa sarei stata sottoposta, a tutto ciò che mi avrebbe fatto. Avevo paura perché avevo fatto sesso soltanto una volta e nel culo ero ...
    ... vergine, temevo mi potesse fare male.’
    
    La mattina seguente mi svegliai e la vidi seduta accanto a me come il giorno precedente
    
    “ben svegliata”disse”sei pronta ad iniziare?”
    
    “ti prego, liberami, non ti ho fatto niente”inizia subito a pregarla.’
    
    Evidentemente non gravida queste lamentele e mi ficco’ il suo pugno in gola e per poco non vomitai
    
    “non ti libererò, te lo dico chiaro e tondo, sarai liberata solo quando lo vorrò io, e cioè quando sarai larga come una grotta e non avrai piu niente da darmi”
    
    Mi disse e inizia a piangere, si chino’ su di me e mi lecco’ le lacrime
    
    “piangi, tanto sono l’unica al mondo a sapere che sei qui…”
    
    Piansi ancora mentre lei tolse la mano dalla mia bocca e ci infilo’ delle mutande sporche di piscio, lo riconobbi dall’odore. Non erano solamente sporche, e’ come se ci avesse pisciato sopra. Si mise cavalcioni sopra di me ed inizio a tirarmi i capezzoli carezzandomi la pancia con la sua asta ancora moscia
    
    “bene troia, ho voglia di scoparti… Che ne dici di farmeli alzare un po?”
    
    Domando’, era nuda e si mise cavalcioni sul mio viso, il cazzo sulle mie guance. Mi tolse le mutande e ricominciai a pregarla. Ottenni soltanto un forte violento pugno in pancia che mi mozzo’ il respiro
    
    “devi stare zitta, CAPITO?”
    
    Quindi mi mise il suo uccello in bocca e attese
    
    “su leccamelo, fammelo alzare”
    
    Per non rischiare altri pugni iniziai a muovere la lingua carezzandole la cappella, il cazzo dava segni di eccitazione e inizia a ...
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