1. Racconto di una Schiava


    Data: 14/10/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Trans Autore: Schiava, Fonte: RaccontiMilu

    Mi chiamo Elisa, ho 22 anni e questa e’ la storia della mia schiavitù. Sono una bella donna, capelli neri, occhi marroni, una quarta di seno e un culo sodo da far invidia alle migliori modelle. Niente perdite di denaro, ricatti o altre richieste di sesso, il mio rapimento e’ stato semplice: ero in spiaggia( abitavo in Sicilia) e stavo camminando, era sera, anzi notte, saranno state le tre di notte e stavo tornando da una festa. Vestivo una minigonna jeans e camicetta bianca con una bella scollatura sul davanti sperando di poter far colpo sul ragazzo che tanto mi piaceva ma con scarsi risultati. Stavo camminando quando sento un rumore alla mia destra, dove si trovavano alcuni cespugli e piu avanti la strada. Alla mia sinistra il mare. Non smetto di camminare pensando sia qualche coppia o qualche animale. Sento di nuovo un rumore e una figura compare chinandosi come per prendere qualcosa a pochi centimetri da me. Si alza e fa
    
    “Ciao, ho visto che ti sono cadute queste chiavi”
    
    Me le porge e le osservo
    
    “non credo siano mie”
    
    Le dico, lei era una bella ragazza, anzi bellissima, capelli biondi, occhi azzurri labbra carnose e un corpo da favola, un seno una terza abbondante e un culo perfetto.’
    
    Vado a cercare nella mia borsa per vedere se siano mie quelle chiavi. Una botta sulla testa, niente piu rumori, caddi svenuta.’
    
    Mi svegliai lentamente, ero stordita e non riuscivo a capire dove mi trovavo, ne perché non riuscissi a muovermi. Quando misi a fuoco vidi dove mi ...
    ... trovavo, una stanza da letto,io ero sul letto legata per mani e piedi ai quattro angoli con corde. Un paio di armadietti ed un armadio davanti al letto, la porta vicina all’armadio. Provavi nuovamente a muovermi, niente, le corde facevano il loro dovere
    
    “e’ inutile che ti muovi”
    
    Solo alle sue parole notai la giovane ragazza della spiaggia seduta su una sedia accanto a me.’
    
    “dove mi trovo?Perché sono legata?Chi sei?Che ci faccio qui”
    
    “ssh, zitta, tanto non avrai nessuna risposta”
    
    Mi rispose lei allungando una mano per carezzarmi un seno. Ero nuda. Non me ne ero accorta ma ero completamente nuda sul letto, la mia fighetta in bella vista con le gambe spalancate.’
    
    “Se farai la brava ti lascerò andare… Altrimenti rimarrai qui a vita, e per qui non intendo sul mio letto ma in cantina”
    
    non vidi traccia di scherzo sul suo viso. Avevo paura, capivo che stava facendo sul serio ed avevo paura. Solo una cosa non capivo, lei era una donna, perché rapire un’altra donna?Forse lesbica?No, e’ bellissima, può avere tutte le donne che vuole. Trovai risposta a questa domanda solo piu tardi.’
    
    “vuoi soldi?Non ne ho molti ma quelli che ho Mmh Mmh”
    
    Mi mise un pezzo di stoffa in bocca mentre continuava a carezzarmi le tette, una quarta che attiravano attenzioni ovunque
    
    “adesso devi riposarti, domani incomincerai, ma adesso devi riposare… Naturalmente ora devo testarti un po”
    
    Quindi mi prese i capezzoli e li tiro’, sembrava li volesse staccare. Urlai, o almeno ci provai, ...
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