1. Piercing al capezzolo alla mia amica


    Data: 14/10/2018, Categorie: Etero Autore: Trenta9, Fonte: EroticiRacconti

    ... Per me è uguale” e lei “io lo farei da seduta” e si accomoda sul lettino. Così mi avvicino e le dico “bene, porti il reggiseno sotto la camicia?” mentre lei prontamente inizia a sbottonarla facendo apparire sue coppe nere di pizzo per rispondermi, e io “okok allora facciamo così, io vado di là a prendere le ultime cose e tu fai che sfilare solo il reggiseno, così lasciamo la camicia a coprire l’altro seno”. Così fece e una volta tornato in salotto trovai già la camicia sbottonata dalla quale uscivano ormai solo i tratti laterali dei due seni e la pancia piattissima, segno di un buon allenamento addominale. Mi sedetti di fronte a lei e chiesi “su quale tetta lo facciamo Sara?” e lei “io lo farei sulla sinistra, spero mi doni di più”, aggiunsi “perfetto, allora vediamo un po’” e così dicendo le scoprii quel seno dalla camicetta, facendo venire alla luce una tetta leggermente a punta, di dimensioni assolutamente abbondanti e con una chiara abbronzatura da lampada. Cercai così di sdrammatizzare “ahh non sapevo ti facessi le lampade completamente nuda” e lei “si certo!” disse ridendo “non mi piace assolutamente vedere il cambio di colorito quando sono a seno scoperto”. Si notava che Sara fosse pienamente a suo agio con il proprio corpo, e non potevo biasimarla dato tutto l’allenamento che ci dedicava.
    
    All’improvviso sentii nuovamente il citofono, così sbalordito mi chiesi chi poteva essere a quell’ora, ma Sara “Si, Edo, scusami non te l’ho detto prima. Ho chiesto a mia ...
    ... cugina se potesse venire a farmi forza dato che ho un po’ paura mi possa fare male”. Non nascondo che la cosa un po’ mi infastidii, non mi piaceva avere troppa gente per casa, ma a quel punto non potevo negare questa cortesia alla mia cliente. Aprii il portoncino e dopo essermi presentato, feci accomodare Martina (sua cugina) nel salotto accanto a noi. Martina sembrava altrettanto semplice e in forma, le due erano molto simili tra loro, se non fosse per il fatto che la cugina indossasse un vestitino estivo a fiori, dal quale uscivano delle cosce estremamente toniche e lisce.
    
    Riprendemmo la nostra operazione, ma mi interruppi quasi subito dicendo “Sara, non possiamo farlo così. La tetta è completamente sudata, rischiamo che mi scivolino le pinze o che faccia infezione” e lei “che imbarazzo, scusa, sarei dovuta venire senza reggiseno da subito, è che qui fa così caldo” al che si aggiunse Marti “amore vieni qui” e tirando fuori un fazzoletto dalla borsa prese in mano il seno della cugina e stringendolo forse asciugò tutto il capezzolo, poi scostò la camicetta facendo fuoriuscire a tratti anche l’altra tetta e proseguì passandole il panno fino al collo. Concluse “ecco amore, ora sei asciutta, però dovremmo mettere un po’ d’aria qui dentro” e così mi offrii di prendere il ventilatore da camera mia e portarlo nella nostra stanza. Sara aggiunse “non possiamo puntarlo sul seno? Così evitiamo che si bagni di nuovo” e Marti “si hai ragione, dai togliti tutta sta camicetta che è ...
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