1. La mia iniziazione sessuale


    Data: 11/10/2018, Categorie: Masturbazione Prime Esperienze Comici, Autore: revius, Fonte: xHamster

    ... Dopo un po' mi disse: "Boooh..." e io capii che avrebbe sborrato. Infatti se lo prese in mano e una colata di sperma davvero denso cominciò a fluire dal prepuzio, finendo sul pavimento grezzo di cemento. Probabilmente erano tre o quattro schizzi, ma eiaculati senza pressione, quasi a rubinetto. Per me era l'estasi vedere bene questo spettacolo. Mi colpì il fatto che non emise un gemito e non gli andarono gli occhi in alto, come succedeva a me quando godevo. Lui era impassibile, ma aveva avuto comunque un orgasmo completo. Fatto questo, si pulì l'uccello con uno straccio appeso lì; pensai al padre che avrebbe usato quello straccio con cui si era pulito il figlio. Uscimmo infine all'aria aperta. Lo salutai e andai in qualche bar a cercare qualcuno di conosciuto per fumare e giocare ai videogames; tranquillo e sereno.
    
    Capitarono altre due volte che Gippì potesse divertirsi con me. E io con lui. La seconda volta capitò la stesa cosa dell'altra. Io cercavo i fratelli ma il destino volle che ci fosse solo lui; così mi fece la stessa proposta dell'altra volta: "Ci facciamo una sega?". Andammo nella loro soffitta. Era un piano pronto per essere trasformato in appartamento; lui da poco si era comprato un coltellino a s**tto e io, oltre che da quello che stavamo per fare, ero attratto da quel coltellino stupendo. Lui, con un abile movimento del dito, faceva entrare e uscire la lama. Io non ci riuscivo, gli chiedevo di spiegarmelo. Comunque, alla fine, ci calammo le braghe e ...
    ... cominciammo a segarci; poi, stesso gioco, lui a me e io a lui e poi il pompino, bellissimo e dolce che fece a me e che poi ricambiai, felice. Ancora una volta, dopo un po' che lo "suzzavo", mi disse "Boooh" ed ebbe la sua venuta, come l'altra volta: una colata di sperma che a vederlo era molto denso per come si staccava dal prepuzio. Decisamente non si scappellava; gli chiesi se un giorno si sarebbe scappellato e lui mi disse che forse la prossima volta si. Neanche in quella occasione io venni. Per godere, godevo la notte quando mi masturbavo a sangue sui giornaletti di mio zio e lasciavo sul campo le solite goccette di sperma trasparente e imberbe.
    
    La terza volta con Gippì fu epica; quasi una sessione d'amore. Il destino ci faceva incontrare sempre per caso da soli, come se sapesse che eravamo attratti l'uno dall'altro. Mi propose, come sempre, di andare a farci una sega, ma questa volta azzardò di portarmi nella sua cameretta, sul letto. Nella sua stanza sentivo l'odore degli ormoni del maschio che aveva già toccato la pubertà ed era andato oltre. Seduti sul letto ci toccammo i cazzi e poi solita sega a videnda e pompino. Lui venne come al solito; usò una calza per non sporcare la moquette con lo sperma. Io rimanevo seduto, coi calzoni abbassati e il cazzo duro ancora. Lui si era messo sdraiato a pancia su, col cazzo ancora duro; allungai una mano e gli toccai l'uretra, a metà cazzo e gli chiesi: "E' qui che passa il piscio e lo sborro?" Lui annuì con la testa, guardando avanti; ...
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