1. Impianto elettrico nella casa in montagna


    Data: 10/10/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: passeradisandra, Fonte: Annunci69

    ... quello stato di dolore-piacere che mi fa perdere il controllo su me stessa.
    
    Quindi si scambiano di posto e, mentre il padre avvicina la turgida fava alla mia bocca per farsi fare ora lui un pompino e nel contempo prende a strizzarmi le assetate mammelle, il figlio avvicina il viso alla mia sorca inzuppata di umori per dare inizio ad un cunnilingus inesperto ma eccitante. Cerca anche il buco del mio culo, ma non mostra gradire i sedimenti di cacca che la stantuffata del padre vi hanno lasciato. Allora mi infila tre dita in fica e li lubrifica coi miei umori, quindi passa ad un’accurata pulizia del mio sfintere anale. E riprende a passarvi la lingua…
    
    Mentre elargisco un superbo pompino alla verga di turno, stringo le cosce intorno alla testa di questa inesperta ma eccitante lingua che mi sta causando il primo orgasmo…
    
    Dopo un tempo interminabile, Davide abbandona l’estenuante leccata e risale verso il mio seno unendosi al padre nel suo martoriamento. I due lo stringono, pizzicano i capezzoli, ed il figlio li morde, vi stringe i denti fino a farmi urlare:
    
    - piano!... fai male…
    
    ed intanto me ne vengo nuovamente…
    
    Il ragazzo posiziona ora la sua asta all’ingresso della mia sorca impiastricciata di secrezioni e con inimmaginabile ed erotizzante delicatezza infila il suo nocchiuto nerbo nella sua prima fica… l’abbondante lubrificazione del mio antro del piacere facilita l’ingresso di quel tronco che, come uno stantuffo, prende a sfondarmi, su fino all’utero.
    
    - ...
    ... siiii… sei un animale… ma non fermarti… - mentre un fiotto di piscia fuoriesce dalla mia fregna finendo sulle mie cosce e sul divano.
    
    Continua a pistonarmi incessantemente mentre il padre seguita a dedicarsi alle mie arrossate ed infuocate zinne e, inesorabilmente, continua a scopare la mia bocca.
    
    Davide rallenta, si ferma… mi guarda negli occhi:
    
    - vengo… puttana! - mentre svuota le sue palle nella mia grotta assatanata.
    
    E’ proprio un greve, un animale, ma ha un cazzo che fa dimenticare la sua immane rozzezza.
    
    Padre e figlio escono dalla mia bocca e dalla mia fica, e Luigi:
    
    - ora mi sdraio io e tu mi vieni sopra!
    
    L’uomo si sdraia e mi attira a se:
    
    - siediti su di me guardandomi negli occhi ed impalati a questo cazzo!
    
    Salgo sul divano e mi accovaccio su di lui infilandomi nella fregna sciacquettante la sua dura e rigonfia nerchia… nel più classico degli smorzacandela. Con un cadenzato ma veloce saliscendi mi impalo alla sua banana, assecondando i suoi devastanti colpi di reni. I suoi occhi sono sbarrati su di me, mentre le sue mani vagano sul mio seno, i miei fianchi, le mie cosce… Il piacere che mi procura è estasiante, forse anche per la sensazione, mai provata prima, di avere un secondo uomo che mi guarda mentre scopo. Mi sento addosso lo sguardo libidinoso di Davide che, mentre da dietro mi guarda dimenarmi sull’uccello del padre, ora ha preso a masturbarsi nel tentativo di far riprendere la giusta consistenza al suo giocattolo.
    
    Raggiungo un ...
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