1. Io e la professoressa di latino


    Data: 08/10/2018, Categorie: Etero Autore: Asslover79, Fonte: Annunci69

    Fine Agosto. Mi tocca tornare sui libri di scuola. In latino non sono andato per niente bene l’anno scorso. Il prof non ha concesso sconti e a settembre devo fare l’esame di riparazione. Mamma mi ha prenotato alcune lezioni con una professoressa in pensione. Dora. Una signora di circa cinquantacinque anni, bionda naturale con i capelli lisci a caschetto. Fisico generoso ma non grassa, un po’ bassetta. Il viso è rotondo e ha un po’ di doppio mento. Labbra carnose. Sulla punta del naso porta sempre occhiali da lettura con la montatura rossa. Con i vestiti estivi che indossa si vede un sedere pieno e qualche rotolino di pancetta.
    
    È sempre molto gentile. È divorziata da qualche anno. L’altro giorno, incuriosito dal fatto che non accennava mai a un marito, gliel’ho chiesto. Ha un figlio all’università.
    
    A essere sincero mi attira sessualmente. Ma credo di essere nel periodo della mia vita in cui tutte le donne mi eccitano.
    
    Con questi pensieri nella testa arrivo sotto casa sua per l’ennesima lezione. Sono in anticipo di dieci minuti. Non mi sono accorto di camminare così svelto. Suono al citofono.
    
    “Chi è?” fa una voce gracchiante ma dolce. È Dora.
    
    “Andrea”
    
    “Sei in anticipo. Sali”
    
    Arrivato al suo pianerottolo trovo la porta aperta. Entro.
    
    “Permesso”
    
    “Entra, entra pure. Finisco di prepararmi e arrivo” sento la voce di Dora dalla sua camera da letto “vai pure in sala”
    
    Conosco la strada e mi metto a sedere al tavolo, su cui appoggio i miei libri. Alla mia ...
    ... destra la porta finestra che dà sul terrazzo. Siamo al quinto piano. Davanti i tetti delle case di fronte. Di fronte al mio posto una grande libreria piena zeppa di libri. Le piace leggere. Alla mia sinistra la porta della stanza. Con il corridoio d’ingresso e dalla parte opposta la cucina. Dietro un grande divano di pelle marrone un po’ liso.
    
    Sento Dora ciabattare in corridoio. Mi giro verso la porta e la vedo entrare in cucina mentre si sta abbottonando la veste da casa che di solito indossa. È blu, con stampe di piccoli fiori, senza maniche e le arriva poco sopra le ginocchia.
    
    “Arrivo subito, vuoi qualcosa da bere?”
    
    “Dell’acqua va benissimo”
    
    Prende i bicchieri dal mobile sul lavello. Apre il frigo e si piega per prendere la bottiglia dell’acqua. Ne approfitto per sbirciarle la scollatura e il seno un tempo florido. Avrà una quarta, un po’ cascante. Con questi caldi non indossa mai il reggiseno.
    
    “Eccomi” mi sorride “scusa se ti ho fatto aspettare”
    
    “Figurati prof, ero in anticipo” ci diamo del tu dal primo giorno. Come mi ha detto lei stessa non è la mia professoressa, non mi deve dare voti. Ma
    
    io la chiamo “prof” lo stesso.
    
    Si siede sulla sedia alla mia sinistra, così possiamo studiare insieme sul mio libro. In queste occasioni cerco sempre di sbirciarle il decollete ed è così che ho scoperto che non indossa nulla sotto il vestito. Oggi poi ha il vestito un po’ più corto e quando accavalla le gambe mezza coscia ben tornita fa capolino.
    
    Parliamo un ...
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