1. Sto per diventare una schiava


    Data: 25/10/2017, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Etero Autore: oldconsumer, Fonte: RaccontiMilu

    ... fatto, con i capelli sciolti sulle spalle e senza reggiseno e mutandine.
    
    Non veniva tutte le sere , per cui tante volte quel desiderio che si impossessava di me nel prepararmi obbedendo ai suoi ordini, rimaneva inappagato , per cui lo portavo nel letto con me e mi impediva di prendere sonno. Ma quando veniva sapeva farmi godere come pochi, e , piano piano, mi abituai a quella vita dedicata solamente a soddisfare i suoi rari desideri sessuali.
    
    Un sabato venne a casa con due amici.e, prima che potessi fare qualsiasi cosa per cercar di coprire certe parti del corpo che lui voleva rimanessero scoperte , mi prese per un braccio e mi bloccò per farmi capire che non dovevo farlo, che dovevo rimanere così Si sedettero in salotto mentre io preparai da bere. Non sapevo cosa fare, dove andare, come comportarmi.
    
    Fù lui a prendermi per un braccio , attirarmi a se e farmi sedere sulle sue gambe.Parlavano di cose loro, che io non capivo.
    
    Intanto lui mi mise una mano tra le gambe e, come sopra pensiero, incominciò ad accarezzarmi l’interno della coscia , arrivando sempre più vicino all’inguine . La micro gonna che indossavo, già ritiratasi per la posizione che avevo assunta, si stava ritirando sempre di più sino a scoprire la figa perfettamente depilata un’ora prima.
    
    Mi venne spontaneo cercare di abbassarla con una mano, ma, come lo feci, lui mi diede un tremendo pizzicotto al’interno della coscia
    
    Preso da un’ira incontrollata, mise una mano sulla parte alta della gonna ...
    ... e diede un violento strattone e la gonna si strappò, e,gli rimase in mano.
    
    Con la stessa rabbia mi strappò la camicetta che era chiusa da tre bottoni.
    
    Ero nuda, con dei brandelli di stoffa addosso. Mi fece girare completamente verso i suoi amici e, sempre in preda all’ira, mi urlò se avessi avuto paura che mi vedessero la figa ed allora mi urlò di mostrargliela, di fargliela vedere bene, e, poichè ero come scioccata, mi tirò i capelli da dietro e mi urlo di allargarla.
    
    Era la prima volta che lo vedevo in quello stato ed, impaurita, allargai le gambe, portai le due mani sulle grandi labbra e le allargai.
    
    Questo gesto di umiliazione lo tranquillizzò e con un tono di voce normale, disse agli amici che non ero abituata ad obbedire, ma che lui avrebbe provveduto ad educarmi. Avendo notato che gli amici erano rimasti un po’ scossi da quella scenata, cercò di rassicurali assicurando che io avevo un carattere mite e sottomesso e che quelle violenze mi piacevano e mi facevano eccitare, ed invitò gli amici a rendersene conto accarezzandomi la figa, che lui era sicuro avrebbero trovato bagnata dai miei umori.
    
    Uno non si mosse, ma l’altro, si avvicinò alle mie spalle, fece scorrere la mano sopra le tette scoperte, sopra la pancia, fino a raggiungere la pelle liscia della figa.
    
    Sorpreso, disse che aveva ragione , che era fradicia , e continuò ad accarezzarmi la figa. Le sue dita si insinuarono presto tra le grandi labbra e raggiunsero il clito, gonfio e turgido.per poi ...
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