1. Il sequestro (Parte III)


    Data: 03/10/2018, Categorie: pulp, Autore: Rot43, Fonte: EroticiRacconti

    ... ora farai una brutta fine, allontanati assieme ai tuoi uomini da mio marito.
    
    Gli urlò.
    
    : - Subitooo! Continuò con violenza
    
    Con calma e con gesti molto lenti il boss e i suoi uomini eseguirono l’ordine e si alzarono dal divano allontanandosi da esso a brevi passi.
    
    Quando furono abbastanza distanti la donna, si avvicinò a Mario, lo liberò porgendo la pistola che aveva preso in camera, mentre lei tratteneva quella di Aslan.
    
    Tramortito ma con ancora un po’ di forze Mario puntò la pistola verso il ceceno.
    
    Tremante e ancora sotto shock, si rivolse al boss:
    
    : - Ora nono fai più il gradasso, eh! Se fai un solo passo ti sparo in testa, pezzo di merda!
    
    Poi rivolgendosi a sua moglie, le chiese di chiamare la polizia.
    
    La donna si diresse a grandi passi verso il telefono Aslan era a pochi passi da lei, ma il fatto di avere una pistola tra le mani le suscitava sicurezza, anche se in realtà non aveva la minima idea di come usarla e di come prendere la mira. Si avvicinò all'apparecchio telefonico sul tavolo più vicino e provò a comporre il numero di emergenza, ma presto si accorse che la linea era assente, provò più volte a comporre il numero, senza alcun esito, Finché con sguardo più attento notò che i cavi erano stati recisi.
    
    : - Hanno tagliato i cavi!
    
    Comunicò a suo marito urlando dall'altro capo della stanza.
    
    Mise giù il telefono con rabbia dando stupidamente le spalle al criminale, che velocemente ne approfittò per saltarle addosso e ...
    ... immobilizzarla.
    
    Mario veloce si voltò verso Aslan e premette il grilletto contro di lui, ma l’arma non fece alcun rumore, ricaricò nuovamente ma la pistola rimase muta. Aprì veloce il caricatore e notò con terrore che l’unico proiettile presento in esso si era inceppato, Rossana per la fretta aveva omesso di inserire i proiettili nella scatola.
    
    Acciaccato si mise a correre verso la pistola che giaceva sul pavimento che la moglie aveva perso nell'assalto del malvivente, riuscì ad afferrarla e urlare all'uomo di lasciare andare sua moglie.
    
    Aslan non si mosse di un millimetro, anzi stringeva saldo a se Rossana senza dire una parola.
    
    Intanto anche i tre malviventi presero nuovamente vigore e ora si avvicinavano impavidi all'uomo. Ad un tratto la leggerezza dell’arma e il coraggio dimostrato dai tre malviventi davanti ad essa, fece salire un orribile dubbio all'uomo.
    
    I delinquenti raggiunsero l’uomo a grandi passi e lo immobilizzarono tra le grida di Rossana che vennero smorzate dalla mano di Aslan.
    
    Nuovamente Mario venne percosso malamente, mentre Rossana anche se bloccata da Aslan nonostante la presa riuscì a divincolarsi e a infierire verbalmente contro il gruppo che percuoteva Mario:
    
    : - Lasciatelo bastardi, maledetti!! Così lo ammazzate…
    
    Dopo una serie interminabile di calci, l’uomo venne trascinato affianco a sua moglie che una volta vicina poté rendersi conto che suo marito era stato spogliato e lasciato in mutande. Nuovamente all'uomo vennero legate mani e piedi, ...
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