1. SERENATELLA


    Data: 02/10/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: giessestory, Fonte: xHamster

    ... anche del settore amministrativo.
    
    Avrei dovuto aiutare il gruppo a crescere, senza troppi traumi psichici e a inserirsi nel mondo di un lavoro più metodico.
    
    Formare una segreteria degna di quel nome e capace, anche, di mettersi in riga con le nuove tecnologie fornite dall’internet, che, all’epoca, erano agli esordi.
    
    I responsabili della ditta mi conoscevano già e accettarono di buon grado il salto di qualità, dovuto alla mia presenza … non che mi considerassero “meglio” di loro, ovvio (ignoranza e presunzione vanno sempre sotto braccio), ma erano certi che, presentandomi alla clientela, come una specie di “reliquia”: il direttore commerciale che viene “dal norde”, i loro portafogli e la loro prosopopea ne avrebbero guadagnato.
    
    Ero separato da non molto, libero e felice di scendere al sud, di cui avevo sempre apprezzato il sole, i paesaggi frastagliati e il mare.
    
    Anche la gente la preferivo … una filosofia di vita diversa, che una volta capita, sembrava molto più gaudente e meno “impegnativa” della nostra.
    
    Vivendo, ormai, senza una vera famiglia, potevo accettare di pensare al domani in maniera molto relativa.
    
    Inoltre, l’unico rapporto stabile, quasi un “fidanzamento” tra adulti, lo avevo con un’avvocatessa di Roma, con cui mi frequentavo da anni e che, dopo la separazione, era diventata il mio punto di riferimento.
    
    Così, stabilite le ultime postille, mi trasferii ad Amalfi che, grazie all’autostrada, era ben collegata a Napoli; ci voleva un po’ ...
    ... di più per arrivare al lavoro ma, specialmente nel week end, era tutto un altro vivere.
    
    Un lunedì mattina raggiunsi l’ufficio, intonso, dei tecnici, poiché la loro esistenza si svolgeva nei capannoni dell’officina, a pochi passi, nel retro di un’enorme area industriale, vicino dalla Ferrovia.
    
    Esposito, il capoccia del gruppo, mi aspettava all’ingresso e mi accolse affettuosamente.
    
    Il tempo di entrare e di posare i miei borsoni carichi di documenti, manuali e depliant, poi avremmo raggiunto gli altri, nel capannone, per sancire la nostra alleanza con una buona sfogliatella e un ottimo caffè.
    
    Mentre ritornavo verso la porta per guadagnare l’uscita, una donna, meglio, una ragazza, uscì dal bagno con uno straccio in mano, notai allora che, fuori, c’era anche un secchio per le pulizie. Si trattava certo della sguattera, vista l’ora. E non la degnai, al momento di grande interesse, però, poiché la ragazza non si aspettava che già fossimo nell’ufficio, mi squadrò, sorpresa.
    
    Senza dare nessuna importanza all’incontro, Esposito disse: – Questa è Maria, la nipote di Cangiano … – e senza aggiungere altro mi precedette verso l’esterno.
    
    Maria aveva ventun’anni e, inaspettatamente, i miei occhi s’incrociarono con i suoi.
    
    Chiari, grandi, intensamente azzurri … di quell’azzurro che cattura.
    
    Per una frazione di secondo mi ci tuffai, come se fossi caduto da un molo … ma l’immersione durò un nulla.
    
    La ragazza abbassò gli occhi ed io uscii, dimenticandomi della sua ...
«1234...13»