1. Dedicato a cecilia e luca - seconda parte


    Data: 01/10/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69

    ... disinvoltura. Sentii i gemiti di Cecilia, accompagnati da quelli di Luca, che si accarezzava. Alzai un ginocchio in modo che vedesse bene il mio cazzo entrare e uscire poderosamente nel culo della moglie, quindi iniziai a sbatterlo come si deve.
    
    La sbattei con determinazione e lei gemette come se la stessi frustando.
    
    - Ah... ahhh... O miodio... Ahhh... Sì... Sììì
    
    Grazie a quel sì, la spinsi in avanti per metterla orizzontale in modo che Luca vedesse meglio la sodomizzazione che avveniva dall’alto al basso, verticale. Aumentai il ritmo e alla fine chiamai il marito.
    
    - Luca! – Ordinai, in modo che sentisse anche Cecilia. – Vieni a leccarmi le palle che sto per venire!
    
    Lei, a sentire che stavo per venire, si impegnò per venire anche lei, analmente.
    
    Luca era corso da me, si era inginocchiato e aveva iniziato a leccarmi prima il buco el culo e poi le palle. Con il suo intervento, l’eiaculazione ebbe inizio e, mentre la moglie urlava di piacere, le riversai dentro una montagna di sperma.
    
    L’uccello sgonfio, se ne uscì da solo dal culo di Cecilia. Allora mi allontanai piano, raccolsi l’accappatoio e me ne andai in bagno a rivestirmi.
    
    So che i questi casi, moglie e marito vogliono continuare da soli senza il terzo incomodo, quindi mi preparai a uscire di casa in silenzio.
    
    Ma trovai Luca ad aspettarmi.
    
    - Ti porto in albergo. – Disse.
    
    Non risposi, perché non mi dispiaceva essere accompagnato.
    
    - Sei stato grande. – Si limitò a dirmi. – Non so come ...
    ... ringraziarti.
    
    Non dissi nulla.
    
    - Posso fare qualcosa per te? – Mi domandò mentre scendevo dall’auto.
    
    - Sì, – risposi. – Torna a casa e bacia tua moglie. Poi montala.
    
    La mattina dopo mi alzai con comodo perché il treno partiva verso mezzogiorno. Andai a fare colazione e, visto che avrei viaggiato, ordinai all’americana. Ma poco dopo vidi arrivare Luca e Cecilia, raggianti come il sole. Mi alzai, baciai la mano a Cecilia, diedi la mano a Luca e li feci accomodare al mio tavolo. Poi chiamai il cameriere.
    
    Ordinarono un caffè e un cappuccino.
    
    - Ragazzi, come è andata l’esperienza? – Domandai, anch’io con il sorriso.
    
    - Una meraviglia, – disse lui.
    
    Mi girai verso di lei.
    
    - Uno spettacolo! – Confermò lei. Poi abbassò la voce. – Quando è tornato a casa, Luca mi ha baciata e montata tutta la notte...!
    
    Luca mi guardava fiero per aver ubbidito.
    
    - Sono felice per voi. – Dissi. – Ogni tanto le cose funzionano.
    
    - Beh, ti ringraziamo. – Aggiunse Luca, prendendo la mano di Cecilia.
    
    - Via ragazzi, – risposi. – È stato molto piacevole anche per me. Fantastico! Anzi, mi dispiace andar via... Siete una bella coppia.
    
    - Ecco, di questo volevamo parlarti. – Disse piano Cecilia.
    
    - Vorremmo vederti ancora. – Continuò Luca.
    
    Li guardai e studiai la situazione.
    
    - Ragazzi, – dissi poi. – Siamo molto distanti. Io abito in Veneto, voi in Toscana...
    
    - Se noi venissimo da te, diciamo due volte all’anno, tu verresti a noi altre due volte?
    
    - Non è così ...
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