1. Dedicato a cecilia e luca - seconda parte


    Data: 01/10/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69

    ... marito, con una vistosa erezione sotto i pantaloni, si sarebbe sicuramente fatto una sega. Ma, lo confesso, me la sarei fatta anch’io... Solo che per fortuna avevo di meglio da fare in serata.
    
    Mi alzai a palparle la figa mentre veniva in avanti, il culo e le tette quando si allontanava. Era docile e spontanea.
    
    - Perfetto. – Commentai alla fine. – Abbiamo finito e sei a posto. Cammini perfettamente come una modella. E sei pronta per tutto. Ora ti slego i polsi, ti tolgo il dildo e me ne vado.
    
    Feci tutto con calma e attenzione. Poi la baciai sulla guancia, la ringraziai e la salutai.
    
    - Riposati, che stasera ti inculo. – Le dissi tranquillizzante.
    
    Luca mi portò con l’auto in albergo e restammo d’accordo che sarebbe venuto a prendermi alle 19.
    
    - Posso fare qualcosa per te? – Mi domandò mentre scendevo dall’auto.
    
    - Sì, – risposi. – Quali sono i fiori preferiti da tua moglie?
    
    Mi cambiai, uscii alla ricerca in un ristorantino simpatico, volli vedere alcuni aspetti caratteristici della città, feci due passi in tutta libertà, andai a fare dello shopping e tornai in albergo a riposare un po’.
    
    Mi svegliai con calma, feci la doccia e attesi Luca al bar dell’hotel. Venne puntuale, lo seguii e salii nella sua macchina. Poco dopo eravamo a casa sua. Cecilia mi aprì la porta mentre suo marito posteggiava l’auto.
    
    - Cecilia – dissi raggiante, – è un piacere essere invitato a casa tua.
    
    Le baciai la mano, le diedi un mazzo di fiori e un dolce che mi ero fatto ...
    ... preparare in centro. Lei rimase particolarmente colpita, come se non le capitasse spesso di avere visite.
    
    - Le gerbere! – Esclamò. – I miei fiori preferiti.
    
    - Sono lieto di avere indovinato.
    
    - Sei il benvenuto, – disse raggiante.
    
    - Se questo è il profumo dell’accoglienza, – dissi annusando il profumo che usciva dalla cucina. – Direi che sono finito nel posto giusto.
    
    - Non sono brava a cucinare, – confessò. – Quindi ho ordinato al ristorante vicino di prepararci lo sformato e un arrosto coi fiocchi. Spero che ti piacciano.
    
    - Da buon veneto – sorrisi, – ovviamente sì.
    
    - Un bicchiere di vino? Uno spritz come si usa da voi? Un gin tonic?
    
    Era stato Luca a chiedermelo. Insomma, la serata si annunciava molto bella.
    
    Mangiammo in piena cordialità e non parlammo di nulla legato al programma della serata finché non ci trovammo in salotto con un armagnac in mano.
    
    - Da dove cominciamo? – Domandai.
    
    - Dalle carezze. – Disse Luca. – Cecilia, per favore vai da lui a farti accarezzare?
    
    Lui si era fatto coraggio e stava cominciando a prendere la situazione in mano. Cecilia si portò al mio fianco e io infilai la mano sotto le gonne. Non portava le mutandine. Provai subito un desiderio spudorato di andare avanti.
    
    - Andiamo di sopra, – aggiunse Luca alzandosi. – È tutto pronto.
    
    Ci fece strada.
    
    - Lì c’è il bagno per te, – mi disse Luca indicandomelo. – Trovi un accappatoio; usalo pure, è fresco di bucato. Quella è la nostra camera da letto. Puoi aspettare 5 ...
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