1. Dedicato a cecilia e luca - seconda parte


    Data: 01/10/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69

    La mattina dopo, mentre facevo colazione nella sala da pranzo dell’Hotel, fui raggiunto dall’amico Luca. Mi alzai.
    
    - Prego, accomodati. – Gli dissi mostrandogli la sedia. – Lo prendi un caffè?
    
    - Devo aggiornarti! – Disse entusiasta sedendosi, accettando il caffè. – Non sai cosa è successo stamattina.
    
    - Raccontami tutto.
    
    - Eravamo ancora in dormiveglia, quando mia moglie si è tolta la camicia da notte e si messa nuda sul letto a quattro zampe, testa in giù. Mi porgeva letteralmente il culo.
    
    - Fantastico! – ammisi.
    
    - E mi sussurrò: «Fai di me quello che vuoi...!»
    
    - Grande! – Esclamai. – E tu l’hai inculata?
    
    - Chi Io? Vuoi scherzare! – rispose. – Quello devi farlo tu!
    
    - Ostia, – mi sfuggì di dire. – E cosa hai detto a tua moglie?
    
    - Le ho detto che in mattinata venivi a massaggiarla come ieri e che in serata la avresti inculata.
    
    Diedi un lungo sorso al cappuccino.
    
    - E lei come l’ha presa? – Domandai poi.
    
    - Mi ha detto: «Vai a prenderlo che voglio che vada avanti col massaggio e tutto il resto».
    
    - Ottimo, – commentai. – Ma tu cosa hai fatto?
    
    - Niente... Beh, una bella sega in realtà in bagno me la son fatta. – Ammise a bassa voce.
    
    – Poi sono corso a dirtelo.
    
    Lo guardai perplesso, ma alla fine mi resi conto che ognuno aveva diritto di essere quello che era.
    
    - Sei pronto? – Insisté. – Posso portarti a casa?
    
    Giunto a casa, baciai nuovamente la mano di Cecilia. Non me lo sarei aspettato, ma Luca aveva ragione. Era lusingata ...
    ... dalla mia presenza.
    
    - Come va, cara Cecilia?
    
    - Bene! – disse convinta. – Ieri sera mi sentivo morire, ma stamattina sono pronta a tutto e di più.
    
    La presi sotto braccio e l’accompagnai nella sala dove c’era il lettino da massaggi.
    
    - È un piacere lavorare per lei. – Dissi.
    
    - Non possiamo darci del tu? – Mi domandò.
    
    - Certo!
    
    - Da dove vuoi cominciare? – Mi chiese.
    
    - Dalle visite, – precisai andandomi a sedere nella poltroncina strategica.
    
    - Vuoi vedermi camminare?
    
    - Sì, ma stavolta devi sfilare nuda, senza niente addosso. Così vedo meglio la postura.
    
    Andò in bagno e tornò con un asciugamano attorno al corpo. Giunta davanti a me, lo sfilò e lo appoggiò al lettino da massaggi. Si lasciò guardare di fronte, poi si girò e fece due passi mostrandomi il culo in movimento. Quindi fece dietro front e tornò da me.
    
    - Come vado? – Mi domandò.
    
    - Scusa, ma devi rifarlo camminando normale, tenendo le braccia lungo il corpo e le mani in fuori.
    
    Era una scusa per vederla di nuovo. Rifece tutto. Era una meraviglia da vedersi, tanto che le chiesi di farlo nuovamente tenendo le mani sulla testa.
    
    - Come mi trovi? – Domandò alla fine.
    
    - Sei bellissima. – Risposi sincero.
    
    - Mi riferivo alla camminata. Vado meglio?
    
    - Sì, cammini meglio di ieri, non ho notato difetti nella deambulazione.
    
    - Ora mi visiti dietro?
    
    - Sono pronto. – Risposi e mi rivolsi al marito che aveva seguito il nostro scambio di battute allupato. – Luca, per favore aiuta tua ...
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