1. Una giornata storta


    Data: 30/09/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: kairos, Fonte: Annunci69

    ... allargandole quanto più potevo le gambe, occupando in larghezza tutta la superficie del divano. Giocammo ancora e dopo riprendemmo a fare l'amore come due ossessi, lei a pecora e io da dietro. Lei gemeva e io ansimavo. Si tirò su verso di me per accarezzarmi il volto ed io la respinsi verso il basso, uscii dal suo corpo e iniziai a baciarla da tergo. Aveva un buchino apparentemente rodato e non fu sorpresa per quello che stavo per fare, anzi.
    
    Dopo un po' mi alzai e provai a spingerglielo dentro con piccoli colpetti ben assestati, ma lei mostrò fastidio e mi fermai. Allora ci distendemmo sul divano, ponendoci sul fianco destro e le appoggiai con decisione il mio paletto di carne. Poco alla volta Giulia, accompagnandosi con la mano sinistra, accolse il mio membro dentro di lei e fu bellissimo. Più si contorceva per baciarmi e più soffrivo. Ma questo era un dettaglio trascurabile, perché il piacere prevaleva su tutto.
    
    Marco era rimasto lì, fermo. Complice passivo di una donna che a tratti sembrava farsi beffa di lui. Ogni tanto assecondava con un sorriso le smorfie di piacere che trasparivano dal volto di Giulia. Ma non pareva né stanco né annoiato, piuttosto sembrava in attesa di qualcosa che tardava ad arrivare.
    
    Ad un certo punto, dopo aver scolato l'ultimo sorso di whisky, si diresse verso di noi e ...
    ... cominciò a palpeggiare la moglie nell'unico posto rimasto libero. Lei si tirò su mettendosi a carponi sul divano, permettendomi dopo di rientrare dentro di lei. Marco rimase in piedi di fronte alla moglie, lasciandosi cadere i pantaloni a terra. Giulia gli baciò il membro, prima dagli slip e poi prendendolo direttamente in bocca. Eravamo tutti molto eccitati, Giulia non stava trascurando nessuno. E anche il marito, che sino a quell'ora era rimasto semplice spettatore, si riprese la scena.
    
    Marco era steso sul divano e Giulia sopra di lui. Per un attimo rimasi indeciso, sarei entrato volentieri anch'io dentro quel corpo ancora carico di desiderio, ma la posizione che avevano assunto non mi permetteva di farlo. Giulia se ne accorse e si appiatti sul marito allargando quanto più possibile le gambe. Il suo forellino non sembrava chiedere altro. La baciai con libidine, come se avessi voluto ficcarci dentro tutta la lingua, poi entrai e spinsi forte. Tutto dentro, piano piano sino a quando le mie palle non cozzarono nelle sue natiche.
    
    Giocammo tutti e tre ancora per molto tempo, cambiando più volte posizione, io sotto di lei e lui dietro e viceversa. Alla fine raggiungemmo il piacere quasi all'unisono, a coronamento di una giornata strana che era iniziata male, ma che poi è finita nel modo meno atteso.
    
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