1. Una giornata storta


    Data: 30/09/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: kairos, Fonte: Annunci69

    ... in fondo.
    
    Mentre Marco era tra i fornelli, Giulia, che nel frattempo si era data una sistemata, mi portò un un whisky al doppio malto e anche lei si versò qualcosa di alcolico. L'atmosfera era quella giusta. Ci raccontammo uno scorcio della nostra vita, cose di poca importanza naturalmente. Lei continuava a toccarsi i capelli tirandosi su il ciuffo biondo che le copriva l'occhio destro non appena abbassava il capo. Mi piaceva. Giulia sembrava eccitarsi ogni volta che il mio sguardo indugiava sul suo seno e non fece nulla per ostacolare quell'acerba passione.
    
    Quella sera i figli della coppia non sarebbero rientrati, quindi non avremmo avuto problemi di orario, fece intendere lei prima di andare a tavola.
    
    Gli spaghetti all'arrabbiata andarono via come niente, accompagnati da un pastoso vino rosso che lasciò una traccia nerastra nei nostri bicchieri. Bevemmo ancora, anche dopo che andammo sul divano, Giulia verso dell'altro whisky. Il marito che si era sistemato nella poltrona di fronte al divano, partecipava a tratti alla nostra discussione e seguiva con attenzione i movimenti del corpo di Giulia.
    
    Continuammo a parlare e ridere, lei si coprì la bocca con un fare da bambina, quando poi parlammo di sesso. E Giulia, che probabilmente aveva rotto i propri freni inibitori, disse che i preliminari fatti bene valevano anche più di una bella una scopata. Lo disse accavallando le gambe e allontanandosi con le mani i capelli dalle spalle. A quel punto Marco, per niente ...
    ... sorpreso dalle sue parole, si abbassò davanti alle sue ginocchia e con destrezza, dimostrando di conoscere in ogni punto le curve di quel corpicino fatto davvero bene, le sfilò le mutandine di pizzo nero.
    
    A quel punto anche le mie inibizioni andarono letteralmente a farsi fottere.
    
    Al diavolo il bonton!
    
    Mi alzai quasi di scatto e con estrema naturalezza mi inginocchia anch'io davanti al suo ventre, ci guardammo intensamente, poi lei sollevò le gambe ed io cominciai ad accarezzarla. Prima con le dita e poi con la lingua, sempre con delicatezza, sfiorando il pelo che lambiva le pareti della sua vagina. In breve ci trovammo quasi nudi sul divano, lei con indosso la sola canotta di seta ed io in mutande e maglietta.
    
    Avevamo cambiato più posizioni e comunque ci mettevamo riuscivamo a donarci piacere. Baciai a lungo le sue umide labbra, sfiorando e succhiando quel clitoride che poco alla volta diventava sempre più turgido. Finimmo dopo un po' con lei sopra e io sotto nel più classico dei sessantanove. Fu mentre lei si girò che intravidi il marito sorseggiare il whisky seduto sulla poltrona attento e interessato alle nostre evoluzioni.
    
    Ma detto francamente, in quel momento avevo altro a cui pensare...
    
    Ci baciammo per altro tempo ancora, poi lei salì su di me in un continuo sali e scendi sino a quando non raggiunse l'orgasmo, il primo. Sembrava stanca e appagata, ma io avevo ancora molte energie da spendere, per cui ripresi a baciarla con più vigore rispetto a prima, ...