1. Diario di una escort (parte 1)


    Data: 27/09/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: Frank721, Fonte: Annunci69

    Questo racconto è scritto dalla mia collaboratrice e questo comporta una differenza di stile.
    
    In collaborazione con frank72121
    
    Il tipo mi guardò stupito, poi sorrise e mi disse ‘’mi hai ripagato con la stessa moneta dolcezza, mi pare giusto. Spero di ritrovarti qui la prossima volta’’ poi entrò in macchina e sparì nel buio dell’autostrada sgommando. Ancora un po’ frastornata presi i soldi dalla pochette e andai al distributore, feci il pieno, offre il cliente, pensai.
    
    Con il piede nudo fisso sull’acceleratore sfrecciai sull’autostrada guardando l’orologio –non sono in ritardo, qualcosa di peggio.ma come ho potuto davvero andare a letto con uno che non conoscevo per soldi? E peggio ancora senza sentirmi in colpa?è stata un eccezione, solo un eccezione per mettere la benzina, "ero a piedi, non potevo fare altro’’ pensai per tranquillizzarmi,convincermi che era stato solo un evento eccezionale dettato dal bisogno e niente in più…ma infondo a me sentivo un senso di soddisfazione e ancora peggio voglia di farlo ancora. Arrivai in città, dato il contante non avevo certo bisogno di prelevare, meglio così. Andai al locale e parcheggiai nella foresta di autovetture, indossai gli stivali tacco 12, ripassai un rossetto rosso ciliegia e una linea ben fatta di eyeliner nerissimo e scesi dalla macchina camminando ancheggiando verso l’entrata, più di una testa si voltò a guardarmi ma non ci feci troppo caso. Arrivata all’ingresso andai quasi correndo nella sala principale della ...
    ... discoteca. Un groviglio di corpi semibui ballavano ritmicamente ottima musica house suonata da un deejay che ben conoscevo, il meglio del meglio. Cercando di non rovinare il vestito con i fiotti di drink che cadevano dai bicchieri di chi ballava in pista andai verso il privè, il tipo della security mi fermò e mi chiese se ero in lista ‘’certo’’ risposi ‘’mi chiamo angelica’’ controllò la lista e poi sollevò il cordoncino per farmi fare le scale e arrivare al piano sopraelevato dal quale potevo vedere ogni singolo movimento del deejay che girava i dischi. Mi arrivò incontro cinzia con un paio di tacchi 15 e un vestito dal quale potevo vedere senza problemi la sua patatina, accollato sul davanti e scollato dietro, copriva a malapena la linea del sedere ‘’ma dove cazzo eri finita???ti sei imboscata strada facendo??’’ mi disse agitando le sue mani laccate di rosso chanel. Rabbrividii ma poi mi dissi che lei non poteva certo immaginare niente e risposi ridendo ‘’ma certo che no tesoro, allora cosa mi sono persa??’’ mi rispose ‘’ non molto per tua fortuna, siamo al completo solo adesso, dovrai pagare pegno per avermi lasciata sola per tutto questo tempo!!!’’ andammo verso il bar e presi un bel bicchiere di Manhattan, lei un martini e andammo verso gli altri. C’erano proprio tutti stasera, Fabrizio e tutta la banda dei suoi amici fighetti figli di imprenditori in vista e le bambole con i vestiti firmati e chili di mascara e rossetto, menomale che c’era cinzia lì, non avrei retto un ...
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