1. Anna


    Data: 25/09/2018, Categorie: Anale Prime Esperienze Hardcore, Autore: wetandfree, Fonte: xHamster

    ... male?”
    
    “Si, ma continua”.
    
    Ripresi ad allargarlo chinandomi con la bocca fino alla clitoride iniziando a leccarla e succhiarla. Di colpo lei si irrigidì contraendo il culo e poi urlò ancora venendo e spruzzandomi in bocca.
    
    “Buono – dissi – ti restituirò qualcosa da bere prima di tornare a casa”.
    
    “Lei non rispose, totalmente sfinita dall’orgasmo. Sfilai le dita, bagnai la punta del mio cazzo e lo poggia contro il suo buchetto.
    
    “Vuoi che lo faccio piano o forte?”.
    
    “Non lo so”.
    
    “Piano o forte?”, domandai riprendendo il tono deciso.
    
    “Forte… si ti prego, inculami ora...”.
    
    E spinsi di colpo dentro di lei senza curami del suo urlo urlò e iniziai a pomparla come un ossesso e a martoriarle la fica con una mano. Dopo poco lei iniziò a spingersi contro di me per farsi penetrare completamente e io iniziai ad aumentare il ritmo. Urlò ancora e venne un’altra volta grazie alla mia mano e al membro che la squassava dentro. Non la feci neanche riprendere e la sollevai dalla scrivania continuando a incularla in piedi lì al centro dell’ufficio stringendole il ...
    ... seno.
    
    “Mettiti sul pavimento”, le dissi sfilandomi. Lei si affrettò ad ubbidire mettendo a caponi Inarcandosi per offrirsi allargando le natiche per mostrarmi il suo ano dilatato e arrossato da cui colava un filo di sangue misto a umori . L’avevo sfondata e non avevo ancora finito di farlo.
    
    Le piantai di nuovo il cazzo nel culo con un colpo solo e inizia a scoparla velocemente, sentì la sua mano afferrarmi le palle mentre sentivo che stavo per venire. “Sborrami in culo… sborra in questo culo sfondato… lo hai aperto e ora riempilo”.
    
    Non riuscì a trattenermi di più e mi svuotai dentro di lei mentre urlava. Rimasi alcuni minuti immobile aspettando che l’erezione si placasse poi mi sfilai lentamente da lei. Lei si sdraiò su un fianco a terra sfinita. Vedere lo sperma che le colava fuori fino a formare una piccola pozza sul pavimento mi eccitò di nuovo. La raggiunsi, le alzai la testa tirandola per i capelli e le infilai in bocca il cazzo grondante sperma e umori.
    
    “Puliscilo bene che poi ti offro un aperitivo a base di sperma e vino fresco”.
    
    E lei si impegnò al suo meglio.
    
    (segue) 
«1234»