1. Sesso in linea


    Data: 13/12/2023, Categorie: Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.xyz


    Mi chiamo Letizia, ho 57 anni e sono sposata con Steve, che ne ha 54. Mio marito ha un bel fisico. Alto un metro e novanta, spalle larghe e fisico asciutto, muscoloso, ma non palestrato. Occhi e capelli scuri, mani forti ed una bella dotazione fra le gambe. Non ha una lunghezza eccessiva, di poco sotto i venti, ma è molto largo. Quando mi penetra, si fa sentir bene. Io sono un po' più bassa di lui. Bionda, fisico longilineo, seno grande, una quinta piena. Occhi chiari, gambe lunghe e lisce, sormontate da un culetto tondo e sodo: la parte del mio corpo che mio marito adora. Siamo sposati da vent’anni e fra di noi il sesso è stato sempre il filo conduttore della nostra vita coniugale. Ricordo i primi tempi che si stava insieme: mi scopava ogni giorno. Con lui son sempre stata bene, a mio agio, sicura e desiderosa di nuove esperienze. Fin da subito, per lui è stato chiaro che ero disponibile al gioco dello scambio o metter in pratica le "porcate" che mi proponeva. Ricordo che, alla prima vacanza insieme, mi scopava tre volte al giorno ed io ci godevo come una pazza: mi ha letteralmente sfondato il culo con il suo cazzone, è la cosa che maggiormente lo manda ai pazzi quella di incularmi e sborrare sul mio viso. Poi son passati gli anni e, come tante altre coppie, abbiamo avuto degli alti e bassi, ma, nel sesso, abbiamo trovato sempre un punto d’incontro, che ci ha unito e fatto divertire sempre tanto. Nonostante tutta la nostra buona volontà, ad un certo punto della nostra ...
    ... vita, è subentrata un po’ di routine, dettata più dalle condizioni della vita comune, che ci ha fatto mettere il sesso un po' in secondo piano. Entrambi ci siam resi conto che era ora di trovare un nuovo stimolo per il nostro rapporto. L’occasione, di apportare qualche modifica al nostro rapporto, si è presentata involontariamente tre anni fa, quando mio marito, ingegnere, che lavora per una grossa multinazionale delle costruzioni, è stato mandato a lavorare all’estero. Era la fine di giugno, sarebbe rimasto fuori casa per cinque e o sei settimane. Fin dalla prima sera, mi son resa conto che, essendo abituata ad addormentarmi con una persona al fianco e non trovarla la mattina, è veramente dura. Le prime sere, le nostre telefonate erano incentrate sul suo lavoro, mentre, dentro di me, il desiderio di lui cresceva a dismisura. Il sabato, poi, è stato il giorno peggiore. Abituati a dedicare quel giorno della settimana a noi due, ritrovarmi da sola è stato molto triste. La sera ho cenato poco, mi son fatta una doccia e mi son distesa sul letto, nuda come sempre (entrambi amiamo dormire nudi), in attesa della sua telefonata, che, però, non arrivava. Ero inquieta, nervosa ed impaziente, di sentir la sua voce. Ho preso un libro per leggerlo, ma mi son resa conto che non riuscivo a seguire il racconto. Volevo lui, mi mancavano le sue labbra, il suo corpo. Ad un tratto ha squillato il cellulare, era lui.
    «Ciao, amore, come stai?»
    Sentir la sua voce mi ha eccitato subito. Ero carica di ...
«1234...»