1. La nuova collega di lavoro


    Data: 15/10/2023, Categorie: Scambio di Coppia Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.xyz

    ... ha avuto ragione. All’inizio era solo un locale piuttosto piccolo, dove avevo poche cose, ricevevo solo clienti per appuntamento, ma poi, visto il buon andamento del lavoro, mi ha invogliata a trasferirmi presso La nuova zona industriale, dove ci sono molti centri commerciali con diversi uffici amministrativi. La sua lungimiranza ha di fatto aumentato il mio lavoro, nonché la qualità dei clienti. Né ho di tutte le specie: maschi e femmine. Tra i maschi, il più importante è Augusto, un bel cinquantenne, che spende una fortuna per curare la sua immagine. Ma ciò che lo distingue è che vuol esser depilato completamente due volte al mese, usando il rasoio. Lo devo radere in tutto il corpo, che è bello tonico, ben curato, ma ciò che mi fa bollire il sangue è la sua dotazione: ha un cazzo che è un vero monumento ai cazzi! Lungo oltre i venti cm., grosso, davvero molto grosso, con vene che quando gli si gonfiano, lo fanno sembrare ancor più grosso. All’inizio mi scocciava un po' doverlo radere, tenendo in mano quel palo che si gonfiava fino ad esser perfettamente eretto. Lui cercava di assumere una posa da indifferente, mi pagava bene per questo servizio ed io non ho mai osato ad andare oltre. Col tempo però, mi sono sempre più appassionata alla sua erezione. Lui ha notato che il mio abbigliamento da lavoro era composto da un solo camice bianco, con sotto solo un perizoma, un reggiseno e calze autoreggenti dello stesso colore. Ho visto che indugiava spesso nella mia abbondante ...
    ... scollatura, in particolare, quando gli facevo la pulizia del viso. Un giorno non ho resistito: quando gli ho fatto la depilazione del suo meraviglioso cazzone, l’ho impugnato, ho cominciato a segarlo lentamente, con la scusa di verificare se vi erano altri peli. Lui ha allungato una mano, l’ha messa fra le mie cosce, che si son divaricate per meglio accoglierlo. Ero un lago. Ha cominciato a masturbarmi lentamente, piantandomi due dita dentro, io mi son allungata su di lui, ho cercato di prendere in bocca quell’arnese stupendo. Avevo appena imboccato la cappella, o poco più. Ero in estasi. Mi godevo quel palo, lui mi sconvolgeva la passera con le sue dita, che mi scavavano fin dentro l’anima. Ho goduto, ma solo un gemito strozzato è uscito dalla mia bocca piena di quella meraviglia.
    Ho tremato, lui mi ha sorretto, perché le gambe mi stavano cedendo. Si è seduto sul lettino ed io ho continuato a succhiarlo. Mi ha messo una mano dietro la testa, mi ha imposto il ritmo alla pompa. Me lo infilava sempre più in gola. Mi sono girata un attimo, ho azionato il comando del lettino, facendolo abbassare. Quando ha capito le mie intenzioni, mi ha tolto il cazzo dalla bocca, mi ha sistemato in ginocchio sul letto e si è posizionato dietro di me. Ho sentito la sua cappella scorrere lungo lo spacco della mia fica fradicia di umori, poi, lentamente, mi ha penetrato con prudenza, afferrandomi per i fianchi. L’ho sentito scivolare dentro. Era enorme, mi dilatava, mi riempiva, ho quasi avuto la ...
«1234...7»