1. La nuova collega di lavoro


    Data: 15/10/2023, Categorie: Scambio di Coppia Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.xyz


    Mi chiamo Monica, ho trentacinque anni, sono sposata con Antonio da tutti chiamato Tony. Sono alta un metro e settanta, capelli ed occhi scuri, seno di una quarta abbondante: nell’insieme il mio è un fisico nella media, né grasso né magro, direi con le curve al posto giusto. Tony è un bel ragazzo, alto poco più di me, fisico robusto, ma non grasso, occhi scuri, mani grandi, ha fra le gambe un buon arnese di tutto riguardo. Stiamo insieme da sette anni, cinque da sposati, due da fidanzati. Quando l’ho conosciuto, io venivo da tre storie finite e qualche scopata senza strascico. La prima l'avevo fatta con un bel ragazzo, molto dotato, che è stato quello che mi ha sverginato. Mi piaceva molto, ma era anche tanto ansioso; quando mi scopava durava pochissimo, con lui ho rischiato di restare incinta almeno tre volte. La sua insicurezza proveniva dall'educazione impartitagli da una madre troppo ossessiva. L’ho lasciato per non dovermi scontrare sempre con lei. Il secondo era carino, simpatico, mi scopava bene, durava anche molto; aveva la fissa per il mio culo e, dopo un mese che stavamo insieme, mi ha sverginato dietro. Ha fatto un buon lavoro, tanto che, la prima volta, non ho sentito dolore, ma solo piacere. Era bravo, ma tremendamente geloso. Non smetteva mai di chiedere del ragazzo che mi aveva sverginato, se era più bravo, se lo aveva più grosso e cosi via. Alla fine l’ho mollato per non sentir più le sue paranoie. Il terzo era perfetto. Mi scopava bene, con calma, non era ...
    ... geloso, lavorava qui da noi, ma proveniva da un’altra città. Il sabato se ne tornava al suo paese, perché aveva la madre malata, che non poteva restare più di una settimana senza vederlo. Ho chiesto di andare con lui per conoscerla, ma lui niente, inventava sempre scuse. Così un sabato l’ho seguito ed ho scoperto che la madre malata, era invece una moglie ed un figlio. Delusa, mi sono dedicata al mio lavoro di estetista. Son passati due anni, durante i quali ho avuto solo sporadiche scopate, senza nessun coinvolgimento sentimentale, non ne volevo, desideravo il solo sesso. Ero dipendente di uno studio di estetista, con altre tre ragazze. Un giorno si è verificato un guasto, che ha richiesto la presenza di un elettricista e, in quella occasione, ho conosciuto Tony. La sera mi ha aspettato all’uscita, abbiamo cominciato a parlare di noi, delle nostre passate esperienze. Lui aveva avuto due storie molto serie. Una con una bella ragazza che lo amava alla follia, lo scopava divinamente, ma era tanto ricca che i suoi genitori non volevano che la figlia sposasse un semplice elettricista. Così è stato costretto a lasciarla. La seconda era dolce e carina, una ragazza simpatica, disponibile, ma a letto era una frana da non credere.
    Immobile, passiva, si lasciava scopare solo alla missionaria. Per lui era come scopare una bambola di gomma, che, forse, gli avrebbe dato più emozioni. Dopo che ci siamo messi assieme, lui mi ha esortato ad aprire uno studio d'estetista tutto mio e, devo dire, ...
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