1. Il fine giustifica i mezzi.


    Data: 25/09/2023, Categorie: Prime Esperienze Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.xyz

    ... Loro mi hanno seguito e si son messi davanti a me, in attesa della mia prima mossa. Mi son lasciata scivolare la gonna ai piedi ed ho, poi, sbottonato la camicia; poi mi son seduta sul letto, aspettando. Ci misero un attimo a denudarsi. Avevano un bel corpo tonico ed asciutto. Mi sono ritrovata davanti alla faccia le loro verghe. Non erano ancora in piena erezione, ma erano di buone dimensioni, sia in lunghezza che in larghezza. Sarebbe stata una lunga notte. Non era la prima volta che facevo questo gioco a tre; mi era capitato solo un'altra volta, poco tempo prima. Ho allungato le mani e, impugnati i loro cazzi, ho cominciato a segarli, dando, di tanto in tanto, una leccatina ciascuno. Nonostante non fossero giovanissimi, raggiunsero presto la giusta consistenza. Mi son trovata davanti due belle verghe di tutto rispetto. Gennaro era dotato più in lunghezza, mentre Giovanni era sicuramente più grosso. Il sesso mi è sempre piaciuto, ma era la prima volta che lo facevo con due persone che potevano esser mio padre. Anche questo aspetto era per me eccitante: se fosse servito per ottenere un lavoro, tanto meglio. Ci eravamo distesi sul letto e loro due erano al mio fianco: ero certa che erano rimasti sorpresi dalla mia farfallina completamente rasata.
    «Che splendida la tua patatina, completamente rasata!»
    Gennaro mi baciò, accarezzandomi un seno ed infilandomi tutta la lingua in bocca. Giovanni mi allargò le cosce, scese giù e con le dita aprì le grandi labbra; cominciò a ...
    ... leccarmi. Ebbi un orgasmo improvviso e ne fummo tutti stupiti.
    «Oddio, mi fai venire! Vengo!»
    Gennaro mi tirò su di sé e, continuando a baciarmi, si prese in mano il pene e cominciò a strofinarne la punta sulla mia farfallina, fino a quando le mie grandi labbra si aprirono da sole, consentendogli di penetrare. L’ho sentito entrare molto lentamente, fino in fondo. mi ha aperto tutta e, nello stesso tempo, mi sentivo piena! Era una sensazione stupenda! Mi ha fatto mettere in verticale ed ho preso a cavalcare con quella verga che mi sfondava il ventre, da quanto lo sentivo in profondità! Giovanni continuava ad accarezzarmi il seno, le spalle, la schiena ed il culetto. Ad un certo punto ho sentito le sue dita allargarmi il buchino. Mi sono irrigidita. Ero consapevole che mi avrebbe fatto male. Lo sapevo, all'inizio sarebbe stato doloroso ma lui continuò ad infilare solo il dito. Mi ha dato tempo per abituarmi a quel tipo d’intrusione e, quando ha sentito che mi ero rilassata, le dita son diventate due. Mi stava allargando pian piano. Intanto ero già al secondo orgasmo. Gennaro sotto di me invece niente, continuava imperterrito ad assecondare il mio movimento, spingendo ogni tanto il bacino verso l’alto, per farmelo sentire meglio.
    «Brava, puttanella! Godi, che ti facciamo impazzire!»
    Giovanni intanto mi aveva lubrificato con della saliva il buchetto e poi, smise di usare le dita: sentii la punta del suo cazzo forzare il mio buchino, cominciando ad entrare un millimetro dopo ...