1. Le mogli del prete.


    Data: 23/08/2023, Categorie: Tabù Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.xyz

    ... avevo commesso. Il rimorso per quello che avevo fatto e provato, mi perseguita ancora ed ora non so come posso guardare mio marito negli occhi: l'ho fatto cornuto!»
    Ho sentito un profondo respiro dall’altro lato e poi la voce di don Giulio, mi ha destato dal mio profondo turbamento.
    «Cara, quello che hai confessato è molto grave. Per assolverti devo fare una profonda riflessione e penso che ne parlerò con nostro Signore, per trovare una soluzione giusta ai tuoi peccati. Domani sera, quando torni dal lavoro, vieni nel mio ufficio e insieme cercheremo di scoprire la giusta assoluzione. Adesso vai che ho altre confessioni da fare. Recita dieci Avemaria e vai tranquilla ed in pace; vedrai che un rimedio lo troviamo. Che Dio ti benedica.»
    Mi son inginocchiata e, dopo aver recitato le preghiere della penitenza, mi sono seduta vicino a mia madre, che mi guardava un po’ incuriosita. Per tutta la durata della messa, ho osservato don Giulio. Un bell'uomo, pacato e serio, molto convincente, specie nella predica, che ci ha fatto riflettere su tante cose. Ero tranquilla sul fatto che la sera dopo avrei trovato la giusta espiazione alla mia mancanza.
    La sera dopo, di ritorno dal lavoro, sono andata direttamente dietro la chiesa, dove c’è l’abitazione del prete. Ho bussato e lui mi ha aperto la porta. Mi ha guardato un attimo e io ho puntualizzato chi ero.
    «Padre, sono io quella che ha reso "cornuto" il marito.»
    Ha sorriso e mi ha fatto accomodare. Siamo entrati un piccolo studio. Mi ...
    ... son seduta e lui si è messo davanti a me, appoggiato alla scrivania, ha messo le mani sul petto, incrociando le dita ed ha preso a parlare solennemente.
    «Cara mia, il matrimonio è una cosa sacra, ma è anche qualcosa che tra noi esseri umani ci porta ad aver sempre la benedizione del nostro Signore. Però come esseri umani abbiamo così tante debolezze e il nostro buon Pastore sa che siamo creature imperfette. Ora è molto difficile per me lasciar perdere su questo peccato così grave, perché la tentazione ti ha reso debole e l'assoluzione richiede un'attenta analisi di tutto quello che è avvenuto fra te e quello sconosciuto. Raccontami di nuovo il tuo peccato: ho bisogno di capire ancor meglio per poterti assolvere.»
    L’ho guardato fiduciosa e gli ho raccontato del fatto che quando mi mettono le mani sul seno, perdo ogni freno inibitore. In effetti è questo il mio problema.
    «Lo sconosciuto se ne è reso conto e così è riuscito a far tutto ciò che voleva con me; ma adesso io sono preoccupata e la mia coscienza non mi lascia in pace. Padre, cosa ne pensa lei?»
    Lui mi ha dato una bella occhiata e poi si è spiegato.
    «Mia cara, hai un bel paio di tette e con quella camicetta stretta i tuoi capezzoli s'indovinano. Ovvio che suscitano, in chi li guarda, peccaminosi pensieri.»
    Mi sono sentita stranita e, nello stesso tempo, lusingata.
    «Davvero vi pare che siano belle, Padre? Trovate che ho un bel seno?»
    Lui ha annuito ed ha allungato le mani, profondendosi in una carezza che donava ...
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