1. Le mogli del prete.


    Data: 23/08/2023, Categorie: Tabù Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.xyz


    Mi chiamo Giuseppina, ho 32 anni, sono alta m.1.70, occhi scuri e capelli neri. Un bel seno, una quarta molto tonda e soda, un bel culo armonioso e gambe ben tornite. Da sei sono sposata con Paolo, che è un maschio normalissimo. Di media statura, moro, occhi scuri, della mia stessa età. Ci conosciamo un po’ da sempre. Eravamo insieme alle elementari e, poi, nello stesso gruppo di amici. Siamo stati fidanzati per circa tre anni e poi ci siamo sposati. Siamo una coppia come tante. Ero vergine e lui è stato il mio primo uomo. Devo riconoscere di non esser rimasta troppo soddisfatta dal sesso che faccio con lui. Mi scopa velocemente, una volta a settimana, in genere il sabato sera. Mi tocca un poco, mi sale sopra e mi pompa, poi, all’improvviso, mi viene dentro. Uso la pillola per motivi legati alla regolarizzazione del flusso mestruale, altrimenti sarei rimasta incinta da tempo. A volte è così veloce che nemmeno riesco ad eccitarmi. In quel caso, me ne vado in bagno e mi masturbo fin quando non raggiungo l'orgasmo. È frustrante questa situazione e lui non sembra accorgersene. Viviamo in un piccolo sobborgo di una grande città. Il nostro è un piccolo paesetto arroccato sulla costa di una collina, con una vecchia torre, una bella chiesa, un gruppetto di case, in tutto siamo circa 500 abitanti. Ai piedi del vecchio paese, un costruttore lungimirante ha costruito delle villette a schiera e, in una di queste, ci abito io e mio marito. Ci basta attraversare il fiume che scorre ai ...
    ... piedi della collina ed entrambi raggiungiamo la zona industriale, dove lavoriamo io come segretaria in una ditta di spedizioni e lui in una grande officina che ripara mezzi pesanti. Siamo gente semplice, che vive in maniera semplice, all’interno di un piccolo paese, dove ci si conosce un po’ tutti. Uno dei punti di ritrovo della comunità è la chiesa, dove ogni domenica io e Paolo, assieme ai miei genitori, mamma Rosa e mio padre Enzo, andiamo ad assistere alla messa. Da un anno abbiamo un parroco nuovo. Il vecchio don Giuseppe è andato in pensione e, al suo posto, è arrivato don Giulio, un prete quarantenne che ha passato circa venti anni in Africa, come missionario. Lui si è subito ben inserito nella comunità. Simpatico, disponibilissimo, mite e dall’aspetto tranquillo. Fisicamente non è né imponente, come il precedente parroco, che era un colosso. Lui è di media satura, non troppo grasso, né magro. Ha i capelli corti e bianchi ed il viso è un po’ scavato. Ti parla sempre con voce molto pacata ed ascolta sempre le persone che gli si rivolgono, cui sa dare sempre buoni consigli. È amato anche perché, in ogni occasione, non si sottrae al lavoro. Che si tratti di mietere il grano, raccogliere uva o olive, lui è sempre in mezzo alla sua gente. Personalmente, ho un buon rapporto con lui, anche se, fino a circa dieci giorni fa, non ho sentito il bisogno di confessarmi.
    Era una domenica mattina di inizio novembre. Faceva già molto freddo e noi, come ogni domenica eravamo tutti e ...
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