1. Il padrone di casa


    Data: 13/09/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Incesti Sensazioni Autore: maxtaxi, Fonte: RaccontiMilu

    ... profilando. Non era l’unica, anche la sua amica Silvana ha confessato che la sua famiglia stava passando un brutto periodo e certamente quando ha detto che la prospettiva era di trasferirsi dai nonni, non le ha rese felici.
    
    Durante le lezioni, ha continuato a pensare alla sua idea e non ha voluto rendere partecipe le sue amiche del progetto che stava imbastendo. Tornata a casa, dopo aver pranzato, è uscita di corsa urlando a suo padre che sarebbe andata in biblioteca con le amiche a studiare.
    
    ***
    
    Il campanello del citofono ha suonato e con un certo fastidio si è alzato dal divano. Non era abituato a ricevere visite in pieno pomeriggio tanto più che generalmente chi veniva si annunciava telefonando in anticipo. Quando ha aperto la porta, vide una giovane ragazza che indossa una gonna molto corta, un top molto stretto che esaltava le forme del seno e l’incavo fra di queste. L’ha guardata tutta dall’alto al basso un paio di volte e nel fare questo ha sentito chiaramente il sangue affluire al cazzo.
    
    ‘Buon giorno Signor Tivoli. Si ricorda di me?’
    
    ‘mmmmhhhhhh’. Penso di sì. Se non sbaglio’ Sei la figlia di Davide?’
    
    ‘Proprio così. Sono Linda. Posso entrare?’ Si sentiva che le gambe le tremavano e il cuore le batteva impazzito.
    
    Si è scostato per lasciarla passare e poi ha guardato fuori sul vialetto di casa se vedeva il padre e si è grattato la testa pensieroso. Chiusa la porta, ha guardato il culetto che ondeggiava lungo il corridoio e con un certo imbarazzo la ...
    ... guidata presso il salotto dove si è seduto velocemente per cercare di mascherare la protuberanza del cazzo che continuava a crescere.
    
    Nel suo piano, Linda voleva apparire come una giovane disponibile, calda ed eccitante come la più navigata delle peggiori puttane. Sapeva dalla sua reazione come la vista che il primo passo del piano era stato raggiunto, ma si sentiva in difficoltà a proseguire. Respirava tanto velocemente che aveva l’impressione che le girasse la stanza. Lo guarda e avvampa di vergogna come nota il pugno prendere il bozzo del cazzo attraverso i pantaloni e aggiustarsi il pacco gonfio.
    
    In piedi si è irrigidita sovrastandolo. Non voleva fargli vedere che gli tremassero le gambe. Si è voltata di fronte a lui e ha incominciato a strusciarsi le mani lentamente lungo il corpo. Voleva nelle sue intenzioni far apparire che si stesse accarezzando sensualmente, lentamente e continuava ad osservagli il pacco fra le gambe. Le mani si sono soffermate sulle tette e una volta aperta la giacca, fatta cadere sulle spalle, ha iniziato a giocare con i capezzoli che si erano induriti e che si intravedevano attraverso la maglia leggera. Le emozioni che stava sperimentando erano tali, che si sentiva stordita.
    
    Paura, eccitamento, ansia, timore di rovinare e sbagliare qualcosa. Tutto questo la stava facendo gemere ed ansimare oltre che far ergere i capezzoli lunghi e duri come non li aveva mai sentiti prima. Le mani sono poi scese lungo lo stomaco prendendo la stoffa della ...