1. La prima volta - cap. 1


    Data: 11/09/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: Movimento1974, Fonte: Annunci69

    Era da quando lei aveva 16 anni che stavamo assieme. Lei bellissima, e lo è tutt'ora, mora con dei capelli lunghi e leggermente mossi, un fisico da pin up, alta più della media, un bel seno, un bel culo e due belle gambe. Per non parlare poi del viso e degli occhi, un ovale perfetto e un dolce sguardo da gatta che mi faceva bollire il sangue ogni volta che lo incrociavo. Era davvero bella.
    
    Anche io non ero male come tipo. Avevo un discreto successo con le ragazze, e ce l'ho ancora nonostante i 40 suonati. Alto, moro, con gli occhi chiari e atletico quanto basta.
    
    E’ stato amore a prima vista il nostro. La notai un giorno mentre aspettava l'autobus per andare a scuola in sella al mio Fantic 125. La seguii fino a quando non scese alla sua fermata e li mi regalò uno dei suoi splendidi sorrisi. Ci misimo assieme che lei era ancora una ragazzina e insieme ci scoprimmo l'un l'altra.
    
    Quel giorno l'avevamo programmato da parecchio tempo. Lei era poco più che maggiorenne , io un anno più grande e già patentato, frequentavo il primo anno di università in una città distante circa 200 km da casa dalla quale facevo ritorno ogni fine settimana. E' chiaro che, vista la distanza che ci separava, la mia stanza all’università non poteva essere usata per le nostre avventure amorose che si consumavano in macchina o, molto raramente, nel mio letto quando i miei familiari decidevano di lasciarmi campo libero per qualche pomeriggio o qualche serata.
    
    In queste condizioni, con l'ansia ...
    ... del ritorno dei miei o in una scomoda 500 anni '90, le nostre scopate erano delle sveltine o delle lunghe cavalcate nelle poche posizioni che l'angusto abitacolo della mia utilitaria ci consentiva. Per questo motivo, nonostante stessimo assieme da più di tre anni e avessimo iniziato a fare sesso da più di due, il suo culo era ancora li, intatto, ancora vergine nonostante la sentissi godere ancora più forte quando glielo accarezzavo con le dita o glielo tenevo aperto con pollice e indice mentre se ne veniva a cavalcioni sopra di me.
    
    E "qel giorno" sarebbe stato il giorno in cui mi avrebbe concesso di aprirglielo per bene. Erano appena iniziate le vacanze di Natale per lei ed era riuscita a convincere i suoi genitori a farle passare un paio di giorni con me per visitare l'università vista la sua iscrizione l'anno successivo. In queste condizioni i suoi, che erano si all'antica ma non potevano passare per scemi del tutto col sottoscritto che oltretutto aveva iniziato a frequentare regolarmente casa loro da quasi due anni ormai, non poterono rifiutarsi anche perchè, ho avuto l'impressione, pensarono che se un dente va tolto è meglio toglierlo subito no?
    
    Sarebbe stata la prima volta che avremmo trascorso una notte, forse due, assieme nello stesso letto e a dire il vero avevamo fantasticato a lungo su quello che sarebbe successo. Lei pensava che avrebbe potuto prendersi cura di me per due giorni, coccolarmi, magari anche cucinare come una brava mogliettina. La faceva sentire ...
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