1. La pioggia


    Data: 11/09/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: boreetoah, Fonte: Annunci69

    ... quel lato del carattere di Pietro che non conosceva ( il gigante poteva essere un po’ rude, ma mai aveva tralasciato di essere attento ai suoi bisogni e al suo piacere), Carlo cominciò a sentirsi pervadere da uno strano calore e eccitamento che non conosceva. Il suo pene era duro come il marmo e avrebbe voluto disperatamente toccarselo se non avesse avuto paura di cadere, viste le spinte gagliarde del suo amante, lasciando la presa sicura attorno al collo di Pietro. Mentre si guardavano dritti negli occhi, i colpi si susseguivano sempre più veloci ed energici tanto che i loro corpi cominciarono a sudare abbondantemente, trovando solo un po’ di ristoro nella pioggia che continuava a scendere piano e silenziosa e che, nonostante il riparo del fogliame, cominciava a posarsi su di loro. Carlo, pur non volendo dare soddisfazione a Pietro, non poté trattenersi oltre e dovette dar sfogo al genuino tripudio che la sollecitazione della prostata gli provocava con vivaci e stentoree manifestazioni vocali, mentre Pietro non emetteva suono se non qualche sommesso lamento dovuto alla fatica dello sforzo fisico. Il sudore rendeva sempre meno sicura la presa di Carlo, ormai vicino all’orgasmo, che sballottato come una bambola di pezza si sentiva in completa balìa del suo assaltatore. Mentre il suo membro perdeva quantità impressionanti di liquido seminale, egli rovesciò indietro la testa e, con gli occhi socchiusi,si lasciò andare senza ritegno all’ebbrezza dell’orgasmo. Vedendo il piacere ...
    ... di Carlo e sentendosi stringere il cazzo dalle contrazioni sfinteriche, Pietro diede ancora un paio di affondi e si abbandonò anche lui al godimento. Poi , lentamente, sempre sorreggendolo, si lasciò cadere sulle ginocchia, lo appoggiò al tronco e si abbandonò su di lui, mentre entrambi tentavano di recuperare il normale ritmo del battito e del respiro. Dopo qualche minuto, Pietro alzò il capo a squadrare Carlo, completamente abbandonato contro l’albero. Quest’ultimo, capì che non era ancora finita: lo sguardo accigliato e pieno di rimprovero dell’altro dardeggiava sul suo viso, l’espressione seria gli fece capire che era ancora in collera e la “punizione” non era stata del tutto portata a termine. Forse questa volta aveva davvero esagerato : Pietro desiderava soddisfazione. E l’avrebbe ottenuta, con o senza il suo consenso. Ma Carlo, che non aveva nessuna intenzione di sottrarsi allo splendido furore del suo amante, visto lo strepitoso orgasmo che gli aveva fatto provare, capì anche che avrebbe dovuto cercare di addolcirlo un po’. Questo , in fondo, era quello che Pietro si aspettava. Doveva fargli capire che riconosceva di aver sbagliato, che si meritava di essere shakerato con tutta quella veemenza e che voleva scusarsi. Poiché chiedere scusa alle persone che amiamo è una pratica che verbalmente risulta sempre difficoltosa, Carlo passò alle vie di fatto. Cominciò quindi a ricoprire di baci il volto di Pietro che lo guardava imperturbabile e , restando immobile, si godeva i ...