1. Ho spogliato mia moglie per offrirla a lui.


    Data: 09/03/2023, Categorie: Cuckold Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.xyz

    ... comunque un gran rischio, ma, nello stesso tempo, mi eccitava da pazzi. Poi lui si è disteso supino e, quindi, l’ha fatta mettere a cavalcioni su di sé ed ha indirizzato il cazzo tra le sue gambe per farlo entrare per bene. Carla lo cavalcava abilmente in maniera sempre più serrata e Piero, di tanto in tanto, dava qualche sberla ai seni per farla godere ancor di più. Lei ha goduto ancora e ancora, fin quando, sfinita, si è spalmata su di lui, che ha deciso di cambiar posizione e di mettere Carla a pecorina. Iniziò a sbatterle il cazzo con maggior vigore dentro la fica, ormai sfondata. Lei saltava ad ogni affondo ed ansimava sempre di più; io, a quel punto, non potevo far altro che esortare Piero a spingere ancor di più e a darci dentro.
    «Dai, Piero, sfondala! Spaccala tutta e falla impazzire! Fa godere questa troia che non desiderava altro che di sentir il tuo cazzo fin dento la pancia!»
    Piero non si è fatto pregare. Ha iniziato a dar dei colpi più vigorosi, cercando di far giungere il suo grosso cazzo sul fondo della fica di Carla. Con una mano, poi, cercava di aggrapparsi ai suoi capelli, così da poterle far inarcare la schiena, per penetrare con maggior vigore. Questa monta infernale andò avanti ancora per qualche minuto. Lui, per farla godere ancor di più, prese ad estrarre ed infilare più volte il suo pene nella fica di Carla, con colpi secchi e potenti, finché non lo infilò di nuovo per iniziare una cavalcata assurda. Sembrava quasi che volesse sfondarla, da quanta ...
    ... foga che ci stava mettendo e così, dopo altre due sbattute, ha estratto il suo cazzo e ha sborrato sul culo di lei. Io ho continuato a segarmi il mio cazzo, sino a quando non ho sentito un brivido lungo la schiena e mi son lasciato andare ad una sborrata colossale.
    Vederla coperta di sborra mi fece sentire davvero un cornuto! Lui si è disteso un attimo di lato, aveva il fiato corto, mentre lei era rilassata. Il suo viso era disteso, di persona felice, appagata. Poi Carla mi ha guardato e si è diretta in bagno assieme a lui. Io mi son ritrovato ancora in ginocchio, con la mano piena di sborra ed ero quasi stordito dalla forte emozione provata. Quando sono usciti dal bagno, erano abbracciati e ridevano; poi si son diretti assieme verso di me, che mi ero rialzato e li guardavo. Lui, tenendo lei sotto braccio, con modi pacati, mi ha fatto una richiesta che mi ha letteralmente stupito:
    «Devo ancora trascorrere un giorno in questa città e, poiché tua moglie mi è piaciuta tantissimo, la vorrei avere anche domani.»
    L’ho guardato stupito. Era chiaro che io il giorno dopo non avrei potuto esser presente e, quindi, lei sarebbe stata da sola con lui! Ho avanzato una flebile scusa.
    «Ma ... ecco: lei domani lavora!»
    Prima che lui potesse dir qualcosa, è stata Carla che mi ha, di fatto, azzerato.
    «Non è un problema: prenderò un giorno di ferie e, poi, aggiungo che, per non farti fare due volte la strada fin qui, questa notte la passerei con lui, che mi riaccompagnerà domani sera a ...
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