1. La vicina di casa.


    Data: 30/01/2023, Categorie: Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.xyz

    ... Quando sbatto con la punta sul fondo, lei gode e vibra scossa da una scarica di piacere che mai ho visto invadere una donna. Le lascio assaporare fino in fondo l’orgasmo, poi le afferro i seni e le torturo i capezzoli durissimi. Lei, dopo un momento, mi fa inarcare le gambe, si appoggia su di esse con la schiena e comincia ad ondeggiare avanti/indietro, senza sfilarsi un solo millimetro di cazzo da dentro. Ben presto gode, trema e si scuote per il piacere. La guardo estasiato. Perdo il conto di quante volte ha gridato "vengo". Poi la distendo di lato. Lei si stringe a me, mentre io la scopo con un movimento lento, ma costante, deciso, vibrato e lei gode ancora. Cambiamo spesso posizione, poi lei s’inginocchia e m’invita a prenderla da dietro.
    «È da tanto che non mi montano da dietro. Un tempo era la mia posizione preferita.»
    Mi piazzo dietro di lei ed infilo lentamente tutto il mio cazzo fino in fondo. L’afferro per i fianchi e incomincio un lento, ma costatante pompaggio, che le procura subito altro piacere. Gode, si dimena e sculetta, assecondando i miei affondi, poi, scossa dall’ennesimo orgasmo, si lascia afferrare da me per i seni. La sollevo, in ginocchio, le impasto le mammelle con i capezzoli duri come chiodi. Al massimo della porcaggine, le porto una sua mano sulla fica e le ordino perentorio, con tono severo:
    «Toccati, che godi di più.»
    Lei scorre la sua mano sulle labbra, sfrega con le dita il grilletto e scivola fino a sentire le mie palle, che massaggia ...
    ... lentamente. Dopo aver goduto, si distende supina, alza le gambe fino a toccare le spalle con i talloni.
    «Prendimi così! Voglio vederti mentre godi, sborrami dentro! Dai, è da tanto che non sento il piacere di un caldo schizzo di sborra, dentro di me!»
    Sono al limite anch’io, ma voglio strapparle l’ennesimo orgasmo. La pompo con decisione e, al suo grido, le sborro dentro.
    «Eccomi! Sborro! Ora!»
    «Che bello! Ti sento! Sei bollente!»
    Lentamente ci distendiamo e riprendiamo fiato. Lei nota, dalla radiosveglia, che sono quasi tre ore che la sto scopando.
    «Devi andare a casa?»
    Lei mi sorride.
    «No, oggi non viene a casa. In albergo hanno un convegno e resterà fuori fino a sera.»
    Le offro di mangiare insieme qualcosa, accetta. Prima ci infiliamo sotto la doccia, dove riprendiamo a baciarci, toccarci. Lei mi sega, mi succhia e si strofina su di me come una gatta in calore. Quando son di nuovo in tiro, mi porta in cucina, dove prepariamo, fra baci e toccamenti vari, un piatto di pasta da mangiare, restando sempre nudi. Lei mi fa sedere, poi s’impala sul mio cazzo e volgendomi le spalle prende, con una forchetta due rigatoni, uno per lei e uno per me, mentre continua a muovere i fianchi, ben piantata sul mio cazzo. Mentre mangiamo scopando, mi racconta un po' di lei.
    A diciassette anni si era innamorata del socio di suo padre, un maschio molto fascinoso, che l’ha iniziata al piacere del sesso. Le aveva insegnato tutto, sverginandole sia la fica che il culo. Ne era stata così presa ...
«1...345...8»