1. La cliente del supermercato (parte 2)


    Data: 06/09/2018, Categorie: Anale Dominazione / BDSM Hardcore, Autore: cazzoaburbecondita, Fonte: xHamster

    Apro gli occhi e mi sento esausto, come se non avessi dormito affatto. Mi alzo di s**tto e sono frastornato, non ho idea di quanto posso aver dormito ma la sveglia sul comodino mi rinfaccia 10 ore di sonno di fila. Sono ancora nudo con addosso solo un lenzuolo, ma il letto non è il mio. Sono ancora a casa di Lara, ma lei non è lì vicino a me anche se sento rumori dalla cucina. Mi alzo e vado a vedere cosa sta facendo, me la ritrovo davanti con un perizomino nero che risalta sulla pelle abbronzata, niente reggiseno, quella bella quinta sta all'aria libera di essere guardata, ammirata, adorata e desiderata. I capelli lisci e scuri le cadono sulle spalle mentre si gira e mi guarda con un sorriso malizioso e le labbra carnose che invogliano a un dolce risveglio. Mi avvicino e la stringo da dietro con le braccia attorno alla vita, le labbra che si posano sul suo collo scostando dolcemente i capelli e il cazzo che poggia tra le sue chiappe enormi e sode. "Buongiorno al mattiniero eh?" -"Merda sono già le otto" rispondo realizzando che dopo la monta di ieri sono crollato in c***. -"Devo muovermi e andare a prepararmi che oggi devo attaccare per pranzo, quando ci rivediamo?". -"E chi ti ha detto che voglio rivederti, Eh mr. macho?" mi ha spiazzato, ci sono rimasto veramente di merda. -"Se abbiamo giocato una volta non vuol dire che si debba fare il bis per forza no? Oppure credi che sia rimasta estasiata dalla tua performance?" -"Pensavo ti fosse piaciuto, non credevo di offenderti ...
    ... dicendo quando ci rivediamo". Mi sorrideva e allo stesso tempo era incredibilmente seria, beffarda e soprattutto conduttrice del gioco, il che talvolta mi arrapa ancora di più. -"Tieni e sbrigati, altrimenti se arrivi in ritardo e ti cacciano dopo sarebbe un problema per rimediare il Brut al supermercato", mi lascia un foglietto con il suo numero le sorrido di rimando e corro a vestirmi. Mi preparo in un paio di minuti, le do un bacio e la scopo con gli occhi un'ultima volta prima di uscire. Tutto il giorno è un susseguirsi di pensieri su di lei, di flash, di come la tocco, del suo profumo, di come voglio metterla e come desidero montarla e penetrarla. Faccio poca attenzione agli ordini che ho da sbrigare e alle pedane da scaricare dal magazzino. Sto impazzendo e allo stesso tempo penso a dove portarla, a come farla uscire allo scoperto per poter giocare io in casa stavolta, sul mio campo da gioco dove le regole sono semplici, non esistono. Vado in pausa e continuo ad averla in testa, non resisto, la vorrei avere qui ora e metterle una mano tra le cosce, risalire fino alle sue dolci labbra leggermente umide e cominciarea penetrarla. Mi sto tirando una sega nel bagno del magazzino, approfittando che gli unici colleghi sono di sopra nei reparti e gli altri in pausa come me. La testa e il cazzo mi esplodono insieme e capisco che devo organizzare l'incontro al più presto. Controllo gli orari della settimana che viene dopo essermi dato una ripulito giù in bagno, gli dei a volte ...
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