1. Io sono un cornuto e mia moglie una gran troia!


    Data: 17/09/2022, Categorie: Cuckold Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.xyz

    ... fosse tua moglie?»
    Mi chiedeva ogni volta che lei entrava nel bar, io gli rispondevo con occhi pieni di desiderio.
    «Sarei l'uomo più felice di questa terra La tratterei come una principessa, non le farei mancare nulla, le lascerei tutta la libertà del mondo.»
    Una terribile domenica avvenne un fatto tremendo. Luca con tre amici erano andati al nord per vedere una partita delle loro squadra, al ritorno erano finiti in un banco di fittissima nebbia e un tamponamento a catena l'aveva ucciso. Dopo quel fatto erano passati tre mesi, io avevo chiesto Carlo di mettere una parola buona con Marisa che era diventata apatica, triste e sembrava non voler più vivere. Lentamente ero riuscito far sì che lei si interessasse di me, ma la madre che non voleva pettegolezzi decise che dovevo frequentare sua figlia solo in casa, sotto il, loro diretto controllo. Accettai. La sera mi trovavo a cena da loro, lei era dolcissima, anche se non si andava oltre qualche bacetto, mentre sembrava essere una buona confidenza con lo zio a cui spesso dedicava abbracci e baci anche davanti alla madre. Una volta mi era diventato duro, noi seduti in poltrona stavamo facendoci delle coccole, lei se ne accorta, mi ha fatto le occhiatacce, dicendo che se ne accorgeva la madre erano dolori.
    «Dai che quando saremo sposati ti darò tutto.»
    Mi sussurrava all'orecchio.
    Ero ovviamente impaziente di sposarla. Due mesi dopo erano in vacanza al mare, una domenica io sono andato a trovarli. Mi sarei aspettato di passare ...
    ... una bella giornata con la mia fidanzata, ma loro non ci hanno mollato un momento. Vederla solo in costume, molto esiguo, che non lasciava molto all'immaginazione mi è venuto duro. Lei se ne accorta, io per calmarmi sono entrato in acqua, mi sono masturbato lentamente, poi sono uscito. Appena fuori Carlo e arrivato dicendo che aveva noleggiato un pedalò.
    «Dai Marisa vieni che andiamo al largo a fare il bagno.»
    Senza aggiungere altro l'ha presa per mano e sono andati via.
    Io li volevo seguire, ma sono stato bloccato da mia suocera.
    «Non vorrai lasciarmi qui da sola, è sconveniente, poi tu il bagno l'hai già fatto, dai spalmami la crema sulle spalle.»
    Mi detto facendomi girare verso di lei.
    Averi voluto almeno seguirli con lo sguardo, ma quando mi sono girato verso il mare erano spariti confusi con altri pedalò tutti molto lontani dalla spiaggia, non sono riuscito a capire quale fosse il loro. Dopo due ore son o tornati ridendo e scherzando. Marisa era molto felice, e questo mi ha dato molto sollievo. Nel pomeriggio, mentre le donne riposavano con Carlo ci siamo messi parlare del matrimonio. Lui era molto favorevole, ma voleva delle garanzie per la nipote. Io l'ho rassicurato che mi sarei preso la massima cura di lei, che ero disposto a darle tutta la libertà che voleva, specie se doveva passare dei momenti con loro, che in fondo erano tutta la sua famiglia. Un mese dopo eravamo sposati. Quel giorno lo ricordo bene, mia suocera mi ha accompagnato all'altare poi che non ho ...