1. La ballata del farmacista


    Data: 22/10/2017, Categorie: Etero Sensazioni Autore: pink_, Fonte: RaccontiMilu

    ... belle tette che hai!
    
    No.
    
    Un bel sorriso, sincero.
    
    E lei lo ha notato.
    
    Un bel ragazzo.
    
    Un uomo.
    
    Quanti anni avrà?
    
    Non saprei.
    
    Più di lei comunque.
    
    Le ha dato una pomata, le ha detto quella cosa delle scarpe.
    
    «Ci vogliono le scarpe buone per corre, altrimenti ti fai male».
    
    E ha sorriso.
    
    Di nuovo.
    
    Lei ha pagato, ha salutato ed è uscita.
    
    Che altro avrebbe dovuto fare?
    
    Che altro avrebbe potuto dire?
    
    Però poi ci ha pensato.
    
    Ci pensa ancora adesso.
    
    Mente corre.
    
    Ecco a cosa sta pensando.
    
    Al farmacista che sorride.
    
    A quella cosa sulle scarpe comode.
    
    E poi?
    
    Ci è tornata?
    
    Oh sì, altre due volte.
    
    La prima volta non si sono detti niente.
    
    C’era gente.
    
    Troppa gente.
    
    La seconda però!
    
    La seconda erano di nuovo soli.
    
    Lei gli ha chiesto una confezione di Oki.
    
    Bella scusa!
    
    Non le è venuto in mente niente di meglio.
    
    E lui?
    
    Sempre carino, sorridente, calmo.
    
    Bella voce!
    
    Calmo.
    
    Un po’ scuro.
    
    Cioè?
    
    La pelle, dico, è un po’ scura.
    
    Olivastra?
    
    Sì, sì, non è nero ma ha una sfumatura esotica.
    
    Qualcosa di orientale.
    
    Forse la famiglia.
    
    Gli occhi poi.
    
    Così profondi.
    
    Intensi.
    
    Occhi di giada.
    
    E quel sorriso!
    
    Non ha la barba però.
    
    E a lei piace la barba.
    
    Però ha quel camice bianco che..
    
    Non dirlo a me.
    
    Che si sono detti poi?
    
    Lui le ha chiesto dell’infortunio, se le era passato.
    
    Lo vedi che è gentile?
    
    Purché non sia.. una facciata!
    
    Ma no, a me ...
    ... pare sincero.
    
    Sarà..
    
    E lei?
    
    Lei si è giocata la carta della locandina.
    
    Di nuovo?
    
    Eh.
    
    Ancora con quel vecchio trucco?
    
    Funziona sempre.
    
    Gli ha dato una locandina che pubblicizza le sue ripetizioni.
    
    “Laureata – impartisce ripetizioni ecc ecc”.
    
    Quello!
    
    È un buon trucco!
    
    C’è il suo numero di telefono sopra.
    
    Gli ha chiesto la cortesia di appenderlo in farmacia.
    
    È un gran trucco!
    
    Sì, se non fosse che ha smesso di dare lezioni due anni fa.
    
    Magari riprende.
    
    E lui?
    
    Beh, ha letto il nome sulla locandina.
    
    Almeno adesso so come ti chiami.
    
    Nicoletta, piacere e.. tu?
    
    Mario.
    
    Mario?
    
    Mario!
    
    Mario non è un nome orientale.
    
    Eppur si chiama così.
    
    Eppure!
    
    E la stretta? Dimmi della stretta!
    
    Bella mano, forte ma non invadente!
    
    Quanto mi piacciono le mani!
    
    Lo so!
    
    Quando si muovono, quando gesticolano, quando sfiorano le cose.
    
    Quando le mani sfiorano altre mani.
    
    È stato un po’ un primo contatto.
    
    Non è detto che ce ne saranno altri.
    
    Chissà..
    
    Quanto tempo ci ha messo lui a scriverle?
    
    Dieci giorni.
    
    Furbo!
    
    Il ragazzo sa giocare.
    
    È un uomo, non è un ragazzo!
    
    Forse troppo grande per lei?
    
    Spero proprio di no.
    
    Ma che si sono detti poi?
    
    Sai.. quelle cose inutili..
    
    Quelle cose assolutamente superflue..
    
    Il cui unico significato è: “Mi fa piacere poterti sentire”.
    
    “Avrei voglia di rivederti”.
    
    Ma così non si può dire.
    
    Brutta storia il corteggiamento.
    
    Funziona così, ci ...
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