1. Finalmente ci incontrammo


    Data: 21/10/2017, Categorie: Etero Sensazioni Autore: lagatta, Fonte: RaccontiMilu

    ... si aprirono e andammo verso la porta della nostra stanza. Mi spinse contro la porta ancora chiusa, continuando a baciarmi, mentre con una mano cercava di infilare la scheda nella fessura che avrebbe permesso alla porta di aprirsi.
    
    – Ti desidero.
    
    Gli dissi, mentre non smettevamo di baciarci. Finalmente riuscì ad aprire la porta, mi spinse dentro la stanza senza essere violento, ma la voglia era talmente tanta che lasciò poco spazio alla delicatezza. Ci volevamo da troppo tempo, avevamo aspettato quel momento per due anni. Lui chiuse la porta alle sue spalle inserendo la scheda nella fessura per far accendere le luci. Si avvicinò a me e cominciò a spogliarmi, mi tolse il cappottino lanciandolo su una sedia vicina, mi guardava con gli occhi pieni di desiderio e io altrettanto. Le nostre labbra non si staccavano, le nostre lingue si volevano, si cercavano, si accarezzavano. La situazione era sempre più calda, mi spinse sul letto cominciando a baciarmi il collo scoperto e a sollevarmi il vestito, passando le mani sulle mie cosce.
    
    – La foto delle tue cosce, ancora me la ricordo, toccarle però, mi fa impazzire
    
    Disse lui facendo scorrere i polpastrelli sul bordo di pizzo dell’autoreggente, per poi salire, accarezzando la stoffa ricamata del perizoma. Io gli tirai il nodo della cravatta per allentarla, cominciando a sbottonare la sua camicia, con smania di vederlo nudo per la prima volta, di sentire i nostri corpi finalmente a contatto. Lui si sollevò per un attimo, fece ...
    ... scivolare il vestito lungo tutto il mio corpo lasciandomi in intimo sul letto mentre io, dopo aver tolto camicia e cravatta cominciai a sbottonargli i pantaloni. Sentivo già il suo cazzo durissimo che premeva sopra il boxer che portava. Io già mi leccavo le labbra.
    
    – So che lo vuoi leccare.
    
    Mi disse, sapeva benissimo che la cosa mi eccitava, sa quanto mi eccita se mi parla così, se mi stuzzica con le parole. Lo spinsi sul letto, avevo voglia di sentirlo nella mia bocca.
    
    Mi misi su di lui.
    
    – Voglio farti morire.
    
    Cominciai a baciargli il collo, le orecchie, a succhiargli il lobo, mentre con una mano continuavo a tastare il suo cazzo sempre più gonfio.
    
    – Emy ti voglio.
    
    Mi disse di volermi almeno otto volte in quel momento, voleva la mia bocca, le mie labbra carnose che tanto desiderava. Gli abbassai i boxer togliendoglieli, era ormai nudo davanti a me. Mi slacciai il reggiseno, buttandoglielo addosso. Amava il mio seno, la mia abbondanza, la mia morbidezza. La mia bocca era pronta, si schiuse lungo tutta la sua asta, passando prima dai testicoli, accarezzandoli, bagnandoli e succhiandoli uno alla volta, cominciai a salire mentre non smettevo di guardarlo con i miei grandi occhi verdi, ancora non diceva nulla, ma sapevo che gli piaceva. Arrivai fino alla cappella, la lucidai con la lingua, girai attorno alla cappella con la punta della mia lingua facendo dei cerchi per poi schiudere le labbra e accoglierlo dentro la mia calda bocca vogliosa.
    
    – Oh si, sei ...