1. Un giorno al parco cittadino


    Data: 21/08/2018, Categorie: Lesbo Sesso di Gruppo Autore: _saffolina_, Fonte: RaccontiMilu

    ... ragazzi tentano un approccio e io non faccio nulla per farli desistere: “scusa hai del fumo?” – “no non fumo” – “vieni qui spesso? Non ti ho mai vista prima”. Li lascio fare, sono simpatici anche quando contraddicono le loro stese frasi; si chiamano Marco e Fabio e hanno 19 e 22 anni, vanno a scuola ma oggi col sole non ne avevano proprio voglia; posso capirli benissimo.
    
    Facciamo amicizia, chiacchieriamo del più e del meno, potrei essere la loro zia, madre non mi ci sento poi ho solo dieci anni più di loro, comunque complice il sole e l’atmosfera distesa decido che mi piacciono, mi dimentico di essere quasi nuda, anzi ripensandoci la cosa mi piaceva pure.
    
    Mi è sempre piaciuto “stuzzicare” e l’idea di aver fermato questi ragazzi giovani con il mio essere lì in quel momento eccita il mio essere donna; non sono ancora da buttare via, anzi tutt’altro.
    
    Vogliono offrirmi un caffè, accetto anche se non mi va di andare via, mi chiedono di andare sul colle del castello, un discreta arrampicata e non mi va molto ma poi ci ripenso, sono decisamente perversa nel mio pensare, camminando davanti a loro posso fargli ammirare il mio culo inguainato dai bassi pantaloncini penso, così mi alzo e dico loro: “andiamo!” un po’ con un senso di sfida.
    
    Usciamo dal parco camminando affianco, attraversiamo veloci la strada e poi piazza della Concordia, poi su per l’erta che porta in cima alla collina; io ho il passo veloce e loro fanno di tutto per starmi dietro più che al fianco, io ne ...
    ... sono lusingata, il mio culo ha fatto colpo ancora una volta.
    
    Parliamo ancora, si scherza, chiedo loro che scuola frequentano in che anno sono, capisco che uno di loro è pluripetente ma non sono mica qui per giudicare, arriviamo su in cima, ci sediamo sull’erba del prato, a me del caffè non importa nulla, ho le gambe incrociate si apirà che sotto i pantaloncini ho solo il mio profumo?
    
    Il più intraprendente dei due, il più giovane, mi chiede se per caso indosso un perizoma perché salendo non ha notato il classico segno degli slip sui miei pantaloni, io rido sorniona all’idea che mi ha squadrata, ma voglio capire se sta muovendosi piano o davvero non ha capito che non porto nemmeno quello, così gli chiedo perché pensa che ho il perizoma.
    
    “Così mi chiedevo” mi risponde, io lo guardo e gli sorrido e poi: “no non lo porto”, lui sorride ha capito.
    
    Mi butto indietro con i gomiti poggiati sull’erba, ora il mio busto e tutto teso all’indietro e i seni di nuovo vorrebbero scappare dai lati della canottiera, sento i capezzoli pizzicare la stoffa leggera, so già che si vedono bene, quindi dopo un attimo guardo prima uno e poi l’altro da dietro gli occhiali e chiedo: “be che si fa?”.
    
    Così Fabio il taciturno, il più grande mi viene vicino con la testa e si appoggia alla mia spalla, io giro il capo verso di lui protendendo leggermente le labbra e parte il primo bacio.
    
    Mentre ci baciamo sento un dito biricchino che percorre la pelle di un mio seno, io ho i brividi, mi stacco da ...
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