1. Un giorno al parco cittadino


    Data: 21/08/2018, Categorie: Lesbo Sesso di Gruppo Autore: _saffolina_, Fonte: RaccontiMilu

    Oggi non lavoro ma la cosa non mi dispiace per nulla, finalmente c’è il sole cosa rara in questo scorcio di primavera per noi udinesi.
    
    Sabato scorso sono riuscita a ritagliarmi qualche ora di sole al mare ma poi sempre pioggia fino a questa tarda mattina con più di venti gradi e un buon sole che scalda.
    
    Decido che non mi va di stare in casa, non oggi, domani forse ma oggi decisamente no.
    
    Non mi va di vestirmi però, sono pigerrima, mi aggiro per la casa sola con una tazza di caffè in mano a tenermi compagnia, il sole sulla terrazza è forte e mi da la giusta carica.
    
    E’ un attimo, come spesso mi capita prendo la decisione e tak! Cambio espressione e vitalità; mi butto sotto la doccia poi mi asciugo al volo, canottierina a spalline fini blu indaco, pantaloncini sgambatissimi a righine coloratissime e infradito di plastica blue rosse, occhiali da sole e borsa di paglia e sono pronta per andare al mare, niente intimo tanto sulle rocce dello “Sbarco dei Pirati” non si usa.
    
    Sono in auto col motore acceso, penso che non mi va di farmi settanta chilometri, prendo e mi dirigo verso il centro città, mi riprende la prigrizia, il sole è forte sotto il vetro della CMAX, mi piace questo effetto serra.
    
    Arrivo a piazza Primo Maggio e trovo un fortunoso parcheggio tra quelli non a pagamento, esco dall’auto lasciandovi la borsa con le cose del mare, non mi serve, mi avvio a zonzo verso il parco Loris Fortuna, entro e mi siedo su una panchina, qualcun altro ha avuto la mia ...
    ... stessa idea perché c’è gente che passeggia o legge il giornale.
    
    Io allungo le mie gambe nude e mi guardo i piedi, penso che devo andare dall’estetista almeno per rifarmi le unghie, mi guardo le mani e decido che dopo le telefonerò per un appuntamento, ora no, sto solo con me.
    
    Rimanendo seduta sulla panchina faccio scivolare il sedere in avanti e poi allungo le gambe e porto le braccia dietro la nuca stiracchiandomi, è bella la sensazione di caldo alla pelle, ne ho molta esposta, la canottiera non nasconde molto, la pancia è libera fin sopra l’ombelico e il seno così stirato ha i capezzoli vicini al bordo della scollatura, inoltre le spalline fini non trattengono il mio seno che tende a scivolare ai lati.
    
    Anche i miei pantaloncini non nascondono certo le mie gambe, ma nemmeno il mio bacino, guardandomi in basso mi accorgo che se non fossi completamente depilata oramai si vedrebbero i peli della mia micetta tanto si è abbassato il già basso orlo.
    
    Dalla mia posizione di stiracchiamento mi guardo intorno, gli occhiali da sole danno un effimera parvenza di nascondiglio alla mia espressione sorniona.
    
    Il parco si va riempiendo di gente che fa jogging, di ragazzi che hanno marinato la scuola e i soliti e immancabili vecchietti col giornale in una mano e il guinzaglio del cane nell’altra.
    
    Non passo inosservata; qualcuno si gira a guardarmi passandomi davanti e io non faccio affatto finta di non accorgermi di loro ma anzi tengo un sorriso idiota sulla faccia.
    
    Due ...
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