1. Uno strano ragazzo


    Data: 19/08/2018, Categorie: Erotici Racconti Incesti Lesbo Autore: Mystral_, Fonte: RaccontiMilu

    ... minuti prima, in fondo distava neppure un chilometro a piedi da casa mia, ma lui era già li, vestito con bermuda scuri una maglietta a mezze maniche ed un camicia a maniche lunghe sopra.
    
    Gli arrivai praticamente alle spalle e stava ascoltando l’Mp3, quindi dovetti toccargli una spalla facendolo indietreggiare per la sorpresa.
    
    ‘N-Nadia… ciao, ehm… scusa se ti ho disturbato io…’
    
    ‘tranquillo. Vieni, camminiamo da quella parte’.
    
    Fui nuovamente fredda quasi gelida ed il suo sorriso imbarazzato scomparve abbassando lo sguardo prendendo a seguirmi.
    
    Lo portai in una via meno trafficata, faceva un gran caldo, indossavo dei jeans, dei sandali con la zeppa e sopra una camicetta disimpegnata bianca, capelli raccolti a coda e poca voglia di parlare.
    
    ‘allora? Tutto bene?’
    
    Mi interessai vagamente alla sua condizione e sorrise guardando altrove.
    
    ‘si… tutto bene credo’.
    
    ‘cosa volevi?’
    
    Rallentò il passo fino a fermarsi in mezzo alla via ed io poco distante feci lo stesso con le mani ai fianchi.
    
    ‘i-io, volevo solo sapere… cosa pensi di me’
    
    Alzai un sopracciglio.
    
    ‘in che senso?’
    
    ‘ti faccio davvero pena… come a Giulia?’
    
    Rimasi sorpresa a dir poco; si preoccupava di quello che pensavo io di lui invece di chiedermi perchè diamine avessi un pene?!? persi la mia maschera gelida e parlai apertamente.
    
    ‘cioè mi stai chiedendo di te, dopo quello che hai visto? Mi prendi in giro?’
    
    ‘no! Non lo farei mai… non so cosa ho visto, cioè voglio dire lo so… ma ...
    ... non posso chiedertelo, non sarebbe carino’.
    
    Ok, questo ragazzo era perfetto…
    
    Sorrisi dapprima silenziosa poi passai a ridere di gusto, fino a dare forse un po’ troppo nell’occhio, ma era davvero assurdo quanto era carino.
    
    ‘Andrea tu farai felici molte persone… vieni sediamoci li’
    
    C’era una panchina non molto distante, scendemmo una lunga scalinata entrando nel parco a quell’ora praticamente deserto, quindi ci sedemmo, accavallai le gambe e sospirai.
    
    ‘no, non mi fai pena, affatto. Ieri ho parlato a sproposito il più delle volte e la situazione ci è chiaramente sfuggita di mano, tu sei stato bene? è vero quello che dice Giulia?’.
    
    Fece un gesto di assenso girandosi più verso di me.
    
    ‘si lo è… conoscerla e conoscerti mi ha cambiato la vita. Mi ha detto che fosti tu a suggerirle di farmi felice con.. i suoi piedi’.
    
    Involontariamente abbassò la voce e scese con lo sguardo sui miei sandali, facendomi sorridere.
    
    ‘è vero… mi sembrava sbagliato privarti di una cosa così piccola’.
    
    ‘per me invece è enorme come cosa… non sai quanto’.
    
    Tagliai corto cercando di capirci qualcosa.
    
    ‘quindi? Cosa vuoi esattamente?’
    
    Lo presi un po’ di sorpresa e sembrò tentennare.
    
    ‘n-nulla, vorrei essere davvero la vostra… ragazza’
    
    Ebbi un botta di eccitazione pazzesca che dovetti camuffare spostando le gambe e tirando su leggermente i jeans.
    
    ‘dico sul serio… io non desidero altro, sto bene con Giulia anche quando parliamo e basta e con te… beh, sei bellissima, ed hai ...
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