1. Ti amerò per sempre


    Data: 14/08/2018, Categorie: Hardcore, Prime Esperienze Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    ... avevo sentito tutto. Il mio cuore si spezzò.
    
    Attraversò la stanza e mi diede il telefono sorridendo. Le lacrime mi correvano sul viso. "Qualche cosa che non va?" Chiese. Io mi alzai e me ne andai.
    
    C’erano circa tre chilometri per arrivare a casa mia. Cominciai a camminare il più velocemente possibile. Sentii che Gabriele mi seguiva. Lui faceva atletica ed era molto più veloce di me. Mi afferrò e mi fermò. I suoi occhi erano pieni di lacrime. Lo guardai con faccia disgustata. "Io... mi spiace" "Gabriele qual’è il problema? Penso sia finita." E continuavo a camminare verso casa. Quando la mia casa fu in vista, cominciai a correre. Entrai. La mamma non era ancora arrivata. Corsi nella mia stanza. Afferrai il mio cuscino e piansi. Poi sentii bussare alla porta ed aprii. Gabriele sapeva dove era nascosta la chiave.
    
    Anche lui stava piangendo, si sdraiò sul letto vicino a me. Mi avvolse nelle sue braccia e mi diede un bacio sulla fronte. Probabilmente ero un po' vecchio per piangere ma mi faceva male. "Mi spiace tanto, baby. Io... io... io non so cosa dire." Mi disse. Lo guardai dal cuscino e cominciai a piangere di nuovo. Lui mi baciò e mi asciugò le lacrime.
    
    Cosa potevo fare? L'amavo da morire. E Giorgio era anche bello. Ma io amavo Gabriele molto di più. Gli diedi un bacio morbido sulle labbra. "Quindi, io o lui?" Lui sospirò e mi guardò negli occhi. "Tu, Gianni." Lo baciai ancora e non sapevo se credergli o no. "Devi chiamarlo e dirgli di noi, e dirgli che fra voi ...
    ... due non sta funzionando. "Va bene." Disse lui.
    
    Prese il telefono mentre stava ancora singhiozzando un po'. Gli asciugai le lacrime e lui mi lanciò un sorriso confortante. Compose il numero ed io ascoltai. "Giorgio? Ok." Aspettò che venisse al telefono. "Ehi, come va Giorgio? Bene. Ehi, volevo dirti una cosa. Beh, non penso che tra di noi le cose vadano per il meglio ed io ho trovato qualcuno altro. Sì, Gianni." "E’ gay?" Sentii che Giorgio diceva. "Sì, mi spiace uomo, devo andare. Ciao." Gabriele cominciò a singhiozzare un po’ di più. "Andiamo, ritorniamo a casa tua." Dissi. Lasciai un appunto per la mamma per dirle che avrei passato la notte da Gabriele. Ritornammo a casa sua ed andammo dritti nella sua camera.
    
    Gettammo via le scarpe e ci sdraiammo sul letto. Aveva un grande letto matrimoniale e ci stavamo comodi. Non appena sdraiati ci stringemmo tra le bracci guardandoci l'un l'altro. Baciandoci di tanto in tanto. Ci addormentammo e non ci svegliammo fino alla mattina seguente.
    
    Quando aprii gli occhi il sole del mattino aveva già riempito la stanza con la sua luce. Vidi che Gabriele era ancora di fianco a me. Era già sveglio e mi stava guardando negli occhi. "Mi spiace tanto, Gianni." Lo guardai: "Ti amo Gabriele."
    
    Lui mi baciò leggermente. Io lo baciai lentamente sulle labbra, spingendo la lingua nella sua bocca. Immediatamente si formò una protuberanza nei miei pantaloni, era la prima volta dall'altro giorno nell'autobus. Lui si tolse la camicia e la gettò via. ...
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